Il Sindaco, l'Ospedale e i cittadini

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Settembre 2014, 10:58 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Con questo comunicato https://www.qualecefalu.it/node/14153 il Sindaco aveva preannunciato una riunione per discutere della richiesta dell'Assessorato regionale della Salute ad aderire a una nuova fondazione, che avrebbe dovuto amministrare l'ospedale di Cefalù.

La riunione si è tenuta il 4 di settembre, ma non è stata seguita da alcun comunicato. Restare senza informazioni su quanto vi si era discusso e sulle decisioni prese è inaccettabile. Il problema, infatti, non è di quelli di poco conto, perché esso riguarda la salute dei cittadini e il sapere se il loro Comune fa tutto il necessario per difendere l'ospedale, che della tutela della loro salute è lo strumento essenziale.

A questo proposito il Sindaco aveva chiesto il 21 dicembre 2012 il commissariamento della Fondazione (https://www.qualecefalu.it/node/1447) e sembrava avere le idee chiare.

Ancora più chiare sembrava averle quando tenne un discorso a coloro che protestavano contro la chiusura del Centro nascite ( https://www.qualecefalu.it/node/2544).

Poi silenzio assoluto. In seguito alla presa di posizione del sindacato UIL-Fpl (https://www.qualecefalu.it/node/14119) e a due miei interventi, il Sindaco ha indetto la riunione del 4 settembre. Il silenzio che ha fatto seguito a questa riunione ha tutto il sapore di una infezione linguistico-intestinale, la proclamite, di cui sembra affetto il Sindaco.

Me ne dispiace e, per aiutarlo nella cura, ho posto tre brevi domande al dottor Virgilio, direttore del nostro (?) ospedale.

Recentemente si è saputo della mancata risposta del Comune di Cefalù alla richiesta del Governo regionale di aderire a una nuova Fondazione. La mancata risposta, che tuttora perdura, crea problemi alla organizzazione dell'Ospedale?

Non ha creato, ad oggi, alcuna criticità all’organizzazione dell’ospedale e alla gestione dei servizi atteso che il Commissario straordinario, nominato dal Governo regionale, in supplenza del consiglio di amministrazione, ad oggi ha operato bene, consentendoci di traguardare gli obiettivi che ci siamo posti.

Il Sindaco aveva indetto una riunione il 4 u. s. L'Ospedale vi ha partecipato? E, da questa riunione, è venuta fuori qualche proposta concreta, che è stata comunicata alla sua Amministrazione?

Non siamo al corrente di questa riunione né di quello di cui si è parlato. In ogni caso esprimiamo apprezzamento al sindaco, che con questa sua azione, dimostra di avere a cuore i problemi dell’ospedale.

Se dovesse durare ancora questo silenzio, quali potrebbero essere le conseguenze?

La composizione degli organi istituzionali della Fondazione è una prerogativa del Governo Regionale e non nostra. Non siamo titolati, in nessun modo, ad intervenire su questa problematica. Auspichiamo comunque il raggiungimento di un assetto definitivo.

 

Come può leggersi, alla prima domanda la risposta è: per fortuna il Commissario nominato dal Governo regionale ha “operato bene” e ha rimediato ai ritardi della politica.

Quella alla seconda domanda, pur contenendo un apprezzamento per il Sindaco di “avere a cuore i problemi dell'ospedale”, nega non soltanto la partecipazione alla riunione, ma persino di esserne stato informato.

Quella, infine, alla terza domanda, è l'ammissione che il potere d'intervenire per dare un assetto definitivo alla Fondazione è del Governo regionale e al Commissario e al Direttore non resta che auspicare tale assetto definitivo. È implicito che le pressioni sul Governo regionale spettano all'Istituzione politica locale, il Comune.

Rimane, purtroppo, la consapevolezza che la nostra Amministrazione continua a tacere, tranne quando è colpita dal virus linguistico-intestinale della proclamite. Dandomi, quindi, ragione su quel che ho detto nel seguente mio intervento: https://www.qualecefalu.it/node/14127.