Consiglio comunale: inversione del dramma antico

Ritratto di Angelo Sciortino

9 Settembre 2014, 11:58 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Nella splendida cornice di un teatro greco antico, dominato da una splendida cattedrale normanna, si è riunito il Consiglio comunale di Cefalù. Per quasi quattro ore vi sono stati recitati brani classici, che investivano autori greci come i tragediografi Eschilo e Sofocle o come i commediografi Aristofane e Menandro. Grande è stato il diletto degli spettatori, soprattutto quando gli attori recitavano, abilmente improntando, tragedie trasformate in farse da fare invidia al romano Plauto.

Si pensi, per esempio, alle risa suscitate presso gli spettatori, quando, con una trovata degna dei più famosi colpi di scena del teatro mondiale, si è operata un'eccezionale inversione rispetto al teatro greco: non più il deus ex machina, che entra in scena e sistema tutto, ma il deus ex machina, che esce dalla scena e lascia tutti nel più impotente degli imbarazzi. Questo è accaduto, quando i consiglieri Pizzillo e Tumminello si sono allontanati al momento della votazione.

Si pensi pure al tentativo del consigliere Garbo d'invertire l'ordine dei lavori con il prelievo dei punti relativi alla TASI, che per fortuna è stato rigettato, perché, al momento del suo trattamento, si è scoperto che non gli si potevano apportare emendamenti e che non lo si poteva neppure discutere, essendo assenti i revisori dei conti, la responsabile del servizio e persino la segretaria comunale. Insomma, se non vivessimo un momento tragico per la vita della Città, l'ilarità sarebbe stata incontenibile.

Passata la mezzanotte, tutti gli attori erano stanchi per la fatica della loro recita a soggetto, che li aveva impegnati sia fisicamente e sia mentalmente, per lo sforzo di fantasia necessario a produrre la farsa. Il Presidente Franco se n'è accorto e ha proposto il rinvio della recita a questa sera, subitamente accettato da tutti i consiglieri. Non prima, però, di essersi rivolte accuse reciproche e, in qualche caso, trasformandosi in gatti, che si arrampicavano sugli specchi.

Questa sera, quindi, il secondo tempo della farsa.

Buon divertimento agli spettatori!

Commenti

Per un lapsus ho scritto Eraclito invece di Eschilo. Vuoi vedere che c'entra Freud e la mia speranza che, scorrendo tutto, scorrerà anche questa Amministrazione?

Nella cosiddetta "Prima Repubblica" a tanto non si sarebbe arrivato.
MAI!
E se vi si fosse arrivato il Sindaco e la Giunta si sarebbero dimessi.
SEDUTA STANTE!
Nella cosiddetta "Seconda Repubblica" a tanto non si è arrivati.
Nè con La Grua, nè con Vicari, nè con Guercio.

Con Lapunzina ci siamo arrivati.
Abbiamo toccato il fondo del pozzo?
Secondo me : NO!
Questo di Lapunzina è un pozzo senza fondo!
Poveri noi!
Povera Cefalù!
 

"Nella cosiddetta "Seconda Repubblica" a tanto non si sarebbe arrivato. Nè con La Grua, nè con Vicari, nè con Guercio."  Non direi proprio...Nella cosiddetta "Seconda Repubblica" si è arrivati a ben altro...le colpe dei sindaci che lei ha nominato (per lo sfascio di Cefalù) sono grandissime e sotto gli occhi di tutti...il pozzo di Lapunzina sarà senza fondo....ma altri lo hanno scavato...