4 Settembre 2014, 12:34 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
I lavori del Consiglio, che avrebbe dovuto approvare il rendiconto 2013, si sono chiusi ieri sera con un nulla di fatto, nonostante essi si siano svolti con il fucile puntato di un commissario, che aveva intimato l'approvazione del rendiconto, pena lo scioglimento dello stesso Consiglio.
Altrove ho cercato di dimostrare come la norma, che dà al commissario questo potere, sia paradossale (https://www.qualecefalu.it/node/14134) e sono rimasto soddisfatto quando il consigliere Cassata ha svolto, durante i lavori, le stesse argomentazioni. Quel consigliere Giovanni Cassata che oggi, incontrandomi, mi ha espressamente detto che l'intero gruppo NCD non voterà mai un rendiconto, che è frutto solo ed esclusivamente dell'impegno e delle decisioni dell'amministrazione attiva. Un rendiconto che contiene non pochi errori contabili e persino spese imputate a capitoli non compatibili, come nel caso della tassa di soggiorno.
Egli mi ha poi ripetuto i concetti generali ai quali si sono attenuti e ai quali intendono ancora attenersi i tredici consiglieri di opposizione: per senso di responsabilità sono stati, e ancora lo saranno in futuro, presenti in numero sufficiente per dare modo ai consiglieri, che invece condividono le scelte del Sindaco, di approvarlo, sebbene il loro numero rappresenti una minoranza. Tutto ciò per distinguersi dal Sindaco stesso e dai suoi sostenitori, che credono di essere i detentori della verità. I tredici consiglieri non vogliono imporre le loro opinioni e le loro valutazioni, perché il giusto potrebbe stare dall'altra parte.
Quindi, essi hanno voluto, e ancora vogliono, dare all'altra parte la possibilità di far prevalere le loro valutazioni. Ma l'altra parte non ci sta a restare sola a sostenere le proprie opinioni, ma pretende che anche coloro che la pensano diversamente le sostengano “per senso di responsabilità”. In verità, mai avevo sentito dire che per senso di responsabilità dovessero essere accettate le opinioni altrui, anche quando esse si basino su errori logici!
La conclusione è stata, ieri sera, la presenza di tre consiglieri d'opposizione, che in tal modo volevano garantire ai sette sostenitori del Sindaco di approvare il suo e il loro rendiconto. Non potevano sapere, gli oppositori, che anche i consiglieri di “maggioranza” sarebbero stati in tre, per cui la seduta è stata dichiarata decaduta. In questo modo essi hanno dimostrato quanto fosse vera la frase, che Manzoni riportò per giustificare Don Abbondio: se uno il coraggio non ce l'ha, non se lo può dare!
Se lo diano questo coraggio e decidano! Ne hanno avuto e ancora ne avranno la possibilità, che gli altri consiglieri danno loro per quel senso di responsabilità che in questa occasione li ha contraddistinti e al quale coloro che ve li richiamavano non si sono attenuti.
Speriamo che il tempo, che ci separa dalla prossima riunione, porti loro consiglio, prima che essi si portino in Consiglio.
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Commenti
Saro Di Paola -
Nessuno, neanche il più
Nessuno, neanche il più acerrimo avversario di Lapunzina, del PD e del centro sinistra, avrebbe, mai, immaginato che, prima del passaggio alla boa di metà quinquennio, il Sindaco Lapunzina, il PD ed il centro sinistra, sarebbero potuti arrivare a tanto.
Giuseppe Cassata -
Rendiconto
Continuo a non capire quale impedimento hanno i consiglieri amici del Sindaco per astenersi dallo svolgere le loro funzioni e quindi approvare gli atti compiuti dal loro Sindaco!?
Rosario Fertitta -
Quando si amministra si hanno onori ed ONERI!
Credo che i consiglieri che continuano ad appoggiare l'Amministrazione dovrebbero esser grati all'opposizione che continua a garantir loro il numero legale per procedere con l'approvazione o meno dei punti all'o.d.g.
in "politica" esistono regole non scritte che impongono, come nel caso dell'approvazione dei bilanci, che sia la compagine governativa a votarla, eventualmente con il concorso (non necessario) della opposizione.
In questa vicenda, invece, pare ci sia la gara a fuggire dall'Aula per non assumersi la responsabilità: quando si amministra si hanno onori ed ONERI !