Un Commissario al Comune

Ritratto di Angelo Sciortino

27 Agosto 2014, 11:50 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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La politica ha fallito ancora una volta! Quella politica, che avrebbe dovuto salvare Cefalù dal baratro del dissesto finanziario e che invece ha creduto di poterci riuscire senza l'uso del buon senso, ma con i proclami e con il farsi manovalanza, alla quale non si è dato neppure un progetto da eseguire. Da due anni si finge di costruire e non ci si accorge che l'edificio in costruzione è un sorta di Torre di Babele, di biblica memoria, per la quale i costruttori non comunicano tra loro, perché non parlano la stessa lingua.

Il Sindaco, supportato dai suoi magnifici sette, lancia appelli al senso di responsabilità dei tredici consiglieri, che invece non lo supportano. Non si accorge che parla una lingua diversa dalla loro né per la sintassi né per il vocabolario, ma per il significato semantico dato ai termini usati. Egli intende, infatti, che il senso di responsabilità consista nell'approvare tutte indistintamente le sue proposte, le sue scelte giudiziarie e persino le sue localizzazioni, più o meno conformi, ma comunque sempre compatibili.

Questo modo di procedere ogni tanto stanca altre Autorità, per cui viene nominato un Commissario, che rimedi allo stallo in cui versa l'Amministrazione: https://www.qualecefalu.it/node/14084. Allora ecco convocato un Consiglio straordinario per fare soltanto un'ordinaria amministrazione.

Anche in questo Consiglio straordinario non mancherà certamente l'ennesimo appello al senso di responsabilità, inteso nei termini e nei modi indicati sopra.

Sarà certamente un bel dilemma per l'opposizione, divenuta maggioranza: approvare il rendiconto 2013 così come lo propone il Sindaco o apportarvi emendamenti, che non sempre sono ammissibili; bocciarlo semplicemente o assumersi il rischio di accollarsi la responsabilità di danno erariale?

Certo, un bel dilemma! Vedremo se il dibattito consiliare saprà suggerire soluzioni, per uscire dall'impasse in cui, dopo appena due anni, ci ritroviamo.