Discorso in occasione del Premio “Maria Elisa Di Fatta 2014”

Ritratto di Rosario Lapunzina

4 Agosto 2014, 17:15 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

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Discorso del Sindaco di Cefalù in occasione del Premio “Maria Elisa Di Fatta 2014”

 

Gentile signora, gentile signor Di Fatta,
Illustri Autorità,
Cari ragazzi in gara,
Gentile pubblico presente,

 

Prendere parte a questa serata conclusiva del Premio Maria Elisa di Fatta induce in me sentimenti di soddisfazione, di orgoglio ma anche di profonda commozione.

La soddisfazione deriva dalla constatazione del fatto che, nonostante le grandi difficoltà, si è riusciti a dare continuità, per il sesto anno, ad una  manifestazione importante e allo stesso tempo complessa da un punto di vista organizzativo.

Questo risultato è stato reso possibile dall’impegno profuso dall’Associazione Culturale Santa Cecilia, dall’Associazione siciliana Musica per l’uomo e da tutti coloro che hanno dato il proprio contributo di esperienza, competenza, capacità.

Il sentimento di Orgoglio trae alimento dalla constatazione che la nostra città nell’ospitare questo appuntamento annuale (che è, oramai, divenuto uno degli momenti culturalmente più qualificanti del calendario annuale degli eventi) diviene palcoscenico  in cui esibire il virtuosismo delle giovani promesse del panorama musicale e  fucina di nuovi talenti.

Per questa ragione l’Amministrazione comunale, pur nella grave congiuntura economica attuale, ha ritenuto di dover offrire un sostegno economico che, di la dall’entità certamente legata alle scarse possibilità finanziarie attuali, vuole essere allo stesso tempo un segno di apprezzamento per il lavoro svolto nelle passate edizioni e nella presente e una promessa di un maggior sostegno per il futuro.  

Riteniamo infatti che il nome di Maria Elisa di Fatta debba essere legato ad un concorso di carattere nazionale che contribuisca a far emergere i tanti talenti nascosti. L’impegno che mi sento di assumere è quello di lavorare insieme agli organizzatori per tramutare questo desiderio in realtà.

Questa sera non posso, però, fare a meno di manifestare la mia profonda commozione che deriva dal ricordo del tragico destino che ha accomunato Maria Elisa di Fatta e lo Zio, il grande Salvatore Cicero, del quale oggi ricorre il 32° anniversario della scomparsa.

Entrambi hanno consacrato la propria vita alla musica, quella forma d’arte che si sostiene essere la più pura in quanto capace di giungere al cuore senza alcuna intermediazione.

Della “bella arte” Salvatore Cicero e la nipote Maria Elisa di Fatta hanno saputo farsi grandi interpreti di successo non dimenticando mai la nostra terra di Sicilia della quale hanno portato il calore e il colore della sua tradizione musicale in giro per l’Italia e per il mondo.

Entrambi hanno dedicato anche gran parte della loro vita all’educazione musicale dei giovani, ritenendo che la musica fosse veicolo di diffusione dei grandi valori umani che la rendono veramente degna di essere vissuta. Mi piace ricordare che Salvatore Cicero è stato tra i primi ad introdurre lo studio dell’educazione musicale nelle scuole e, dunque, a contribuire a far nascere la passione della musica in tanti ragazzi che, grazie a lui, sono diventati grandi nomi del panorama musicale contemporaneo.

Ho voluto ricordare questi aspetti perché ritengo che nell’ambito di questo concorso musicale si possa, in futuro, far risorgere il sogno che fu di Salvatore Cicero; quell’esperienza meravigliosa che furono i “Giovani Cameristi Siciliani”. Chissà che i giovani talenti scoperti attraverso questo premio dedicato alla nipote non possano far rinascere il sogno che fu dello zio.

Per questo l’Amministrazione è pronta a mettere a disposizione il Teatro Comunale “Salvatore Cicero” quale luogo privilegiato per svolgere concerti e manifestazioni tenuti dai giovani musicisti che hanno partecipato alle varie edizioni di questo premio.

Credo che questa iniziativa sarebbe il tributo migliore alla memoria di Maria Elisa di Fatta, la quale, degna erede dello zio, ha lasciato a Cefalù una profonda traccia grazie ai suoi sacrifici, ai suoi sforzi, alla sua voglia di conquistare il successo, costituendo un esempio per tutti i giovani che desiderano dedicarsi alla musica e anche per coloro che si impegnano per tramutare i propri sogni in realtà.

Cari ragazzi in gara,

La vostra bravura rappresenta  il miglior modo per onorare la memoria di Maria Elisa Di Fatta e dello zio Salvatore Cicero.

Voi giovani che passate tante ore della vostre giornate a studiare e a provare e per migliorare le vostre abilità e superare le difficoltà, potete ben comprendere quanto il valore del sacrificio sia importante in un mondo che spesso infonde nei giovani il falso mito del ‘tutto e subito’. Come voi sapete bene, invece, non c’è successo privo di difficoltà, di impegno, di spirito di sacrificio.

Con questa consapevolezza desidero porgere i migliori auspici a voi tutti, invitandovi a non perdervi mai d’animo davanti alle difficoltà. Auguri di cuore per il vostro futuro.  

Vi ringrazio.

Cefalù 03/08/2014