L’auspicio è che possano riaccendersi i riflettori su Torretonda

Ritratto di Comune di Lascari

24 Luglio 2014, 16:00 - Comune di Lascari   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Comunicato stampa

 

 

Indubbiamente la torre e il baglio Torretonda sono una delle maggiori emergenze storico-architettoniche del territorio di Lascari.

Questa Amministrazione sin dal suo insediamento, avvenuto nell’anno 2010, ha avuto una costante interlocuzione con la Fondazione Mandralisca proprietaria dell’immobile, alla luce anche di un progetto di massima che era stato precedentemente presentato ai nostri uffici e che ne prevedeva il recupero architettonico con destinazione a centro congressi, a fronte di una spesa allora di €. 1.560.000.

Siamo stati sempre pronti ad intercettare possibili bandi per interventi sui beni culturali che non sono stati mai pubblicati se non uno nel 2010 per la partecipazione al quale non c’era stato il tempo né le necessarie risorse per la presentazione di un progetto esecutivo o quantomeno definitivo, come previsto dal bando. Altri bandi come quello della “Fondazione con il Sud” prevedevano una spesa massima di €. 500.000. Si è anche tentata una interlocuzione con il ministero dell’Agricoltura per un accordo di programma quadro che facesse dell’immobile una vetrina per le eccellenze agroalimentari del territorio madonita, oltre che centro espositivo per parte dei reperti giacenti nei magazzini della fondazione Mandralisca. In quest’ottica avevamo avuto un primo incontro con il Prof. Alonzo della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo, prossimo alla nomina a Direttore Generale del Ministero dell’Agricoltura retto dall’allora Ministro Saverio Romano.

Seguì un ulteriore incontro a Roma, ma è stata una interlocuzione che presto si è interrotta a seguito del cambio dei vertici del Ministero.

Pur di recuperare l’immobile dal degrado avevamo concordato con la direzione del Mandralisca la cessione al Comune in comodato d’uso trentennale, cosa che è stata ufficialmente formalizzata con una nota dell’allora Presidente nella seconda metà del 2013. Prima di portare l’argomento in Consiglio Comunale per l’acquisizione, onde non correre il rischio di diventare piuttosto che titolari dell’immobile, titolari solo del degrado con le conseguenti intuibili responsabilità, abbiamo intrattenuto una interlocuzione con l’Assessore Regionale all’Agricoltura per farne una vetrina del “Born in Sicily”, iniziativa fortemente voluta dall’allora assessore Dario Cartabellotta. Anche questa iniziativa si è interrotta a seguito del cambio ai vertici dell’Assessorato e non è stato più possibile riproporla alla luce di quanto previsto dall’art. 2 comma 138 della legge 228/2012 (legge di stabilità 2013) che prevedeva per i Comuni il divieto di acquisire immobili a titolo oneroso per il 2013 e a partire dal 1 gennaio 2014, anche a titolo non oneroso.

L’auspicio è che l’attuale intervento dell’autorità giudiziaria, se il sequestro verrà convalidato, possa riaccendere i riflettori su questo gioiello architettonico e ne possa essere reso possibile il recupero e la valorizzazione.

                                                                                                 Il Sindaco Dott. Giuseppe Abbate
                                                                                                Il Presidente del Consiglio comunale Salvatore Ilardo

_________________________________________________________________________________________________________________

Articolo correlato:

Sequestrato il complesso di Torretonda. Denunciati i due conduttori - Fondazione Culturale Mandralisca - 23 luglio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/13263)