La freccia del tempo di Lapunzina

Ritratto di Angelo Sciortino

22 Luglio 2014, 10:53 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Oggi sarebbe opportuno che riferissi sui lavori del Consiglio di ieri sera. Sarebbe opportuno in considerazione del fatto che il Consiglio di ieri sera ha ristabilito fondamentalmente due cose: a) che il Sindaco ha visto assottigliarsi le fila dei suoi sostenitori, fino a ritrovarsi in palese minoranza; b) che la tracotanza è stata costretta a uscire fuori dall'Aula.

Eppure, sebbene le dichiarazioni dei consiglieri all'opposizione mi autorizzerebbero a dire “io l'avevo detto”, preferisco non parlarne e dedicarmi, piuttosto, a commentare la dichiarazione del Sindaco, diramata ad appena due ore dall'inizio del Consiglio: https://www.qualecefalu.it/node/13237.

La dichiarazione comincia, more solito, con un attacco contro chiunque la pensa diversamente da lui. Tranquilli, però, questa volta ha alzato il tiro e oggetto del suo attacco non sono gli avversari politici, ma grandi scienziati della stazza di Maxwell e del nobel Prigogine.

Il primo, Maxwell, fu quello che dimostrò che il tempo segue una freccia precisa e che tutti i fenomeni che vi si attengono si muovono in una sola direzione, che va dal presente al futuro; l'altro, Prigogine, dimostrò che i fenomeni, una volta che si sono avverati, non possono tornare indietro.

Egli diceva, infatti, che un gas uscito dal suo contenitore non può tornare dentro e comunque, anche se vi si riuscisse, le sue molecole non potrebbero occupare lo stesso posto di partenza. È come dire che nessuno può far rientrare il dentifricio dentro il tubetto, se prima lo si è fatto uscire fuori.

In barba a questi principi, il Sindaco dichiara, citando un aforisma di Nietzsche, che Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato”. Nietzsche intendeva dire, con questo aforisma, che il nostro presente è sicuramente influenzato dal passato, che a sua volta postula una strategia per il futuro, che, essendo un “sogno”, ci costringe, per perseguirlo, a scelte obbligate al presente.

Qual è la strategia del Sindaco in questo particolare momento politico? A leggere la dichiarazione non la si ricava, neanche a sforzarsi, e ancor meno la si ricava dall'esame della sua attività politica e amministrativa dei suoi due anni di amministrazione. E in assenza di questa strategia per il futuro, come potrà esso influenzare il presente?

A me sembra che l'aforisma di Nietzsche dica, semmai, l'opposto di quel che vuol fargli dire il Sindaco, che lo interpreta pro domo sua, nella speranza che i suoi lettori ci caschino. Per fortuna non sembra che ci siano cascati i tredici consiglieri, che ieri sera hanno sviscerato giudizi precisi sull'operato dell'Amministrazione e lasciato capire che nel prossimo futuro, che non è quello del Sindaco, essi non si lasceranno ingannare più dalla tracotanza, come se a darle forza fossero la competenza e la capacità, perché è ormai chiaro a tutti loro che a darle forza sono l'incompetenza e l'ignoranza.