Una maggioranza purchessia?

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Luglio 2014, 19:02 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Finite le elezioni del maggio 2012, così scrissi il 23 giugno seguente, per spiegare le ragioni che mi avevano convinto dell'errore che avevo commesso nel concedere fiducia a Lapunzina: https://www.qualecefalu.it/node/16.

Oggi, a due anni di distanza, ottengo un'ulteriore conferma di quanto affermai allora. Il Sindaco è rimasto con i consiglieri ottenuti con le elezioni, 7 su 20, e quindi senza maggioranza. S'è perso, insomma, tempo preziosissimo per tornare infine là dove eravamo. Bel modo di far politica!

Se, però, credete che l'esperienza sia servita a dare buon senso, vi sbagliate. Oggi il Sindaco, infatti, sembra alla ricerca di una nuova maggioranza, che a nient'altro potrà servirgli, se non ad aggravare lo stato di disagio caotico della sua amministrazione. Non riflette, il Sindaco, che l'ottenere l'appoggio di consiglieri, che hanno dimenticato qual era il loro disegno politico in campagna elettorale, equivale a ridare momentanea forza alla sua maggioranza, per permettergli di proseguire lo stesso andazzo amministrativo, dettato più da tattica di graduato, piuttosto che da strategia di generale.

La scelta migliore, in questo momento, sarebbe quella, dopo aver preso atto della fallimentare esperienza di questi due anni, di presentarsi al Consiglio e in quella sede chiedere, umilmente, di essere aiutato a rimediare ai tanti errori commessi, che restano propri della sua Amministrazione, sebbene egli cerchi in tutti i modi di scaricare le responsabilità sul passato o sui suoi critici.

So che non farebbe mai un simile atto di contrizione, nonostante è chiaro che soltanto esso potrebbe ridargli quella credibilità, che ha perso con il suo continuo oscillare da una promessa a una delusione, da un proclama a un errore amministrativo. Eppure, sarebbe questa l'unica strada percorribile, dalla quale deriverebbe la salvezza della Città, ormai affidata soltanto ai ricorsi giudiziari, alle sentenze di provvisorie sospensioni e alla tardiva programmazione di eventi.

Se dal Sindaco non possiamo aspettarci questo doveroso atto di contrizione, dobbiamo sperare in quei consiglieri, che vengono quotidianamente blanditi dal lui, affinché gli rifiutino ogni sostegno fino a quando esso non sarà loro richiesto pubblicamente in Consiglio e non sarà seguito da un dibattito, che precisi quali mutamenti dovrà subire la strategia amministrativa per meritare la loro fiducia, perché non è al Sindaco in quanto Rosario Lapunzina che devono darla, ma al Sindaco che accetta e condivide un programma. Altrimenti, meglio nuove elezioni.

Saranno capaci?

P.S. - C'è, in verità, un consigliere che potrebbe spostare il 7 a 13 in 8 a 12, ma non credo che questo cambi la questione politica, a meno che non vogliamo riferirci alla politica del pallottoliere