Che fine ha fatto il Regolamento delle Tabelle commerciali?

Ritratto di Pino Lo Presti

4 Luglio 2014, 00:12 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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E’ passato più di un anno dalla pubblicazione, su Quale Cefalù, dell’articolo di Gianfranco D’Anna “Tabelle segnaletiche nel centro storico” - 25 maggio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/2320) (di cui consiglio vivamente la rilettura); un articolo fondamentale anche perchè attraverso diversi link richiama gli altri interventi e il vario materiale documentativo prodotto in materia.

Tra questo materiale, la Delibera di Giunta n° 71 del 16 aprile 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2249) avente come oggetto: “Tabelle segnaletiche inerenti l’indicazione di attività commerciali e pubblici esercizi”.
Con tale Delibera si prescriveva, per quanto “provvisoriamente e in maniera del tutto eccezionale” che tale tabellonistica venisse uniformata e collocata all’interno di apposite strutture standard in metallo, di cui si allegava il modello.
La provvisorietà del provvedimento (validità non superiore a 12 mesi) veniva giustificata dalla urgenza “stante l’approssimarsi della stagione estiva” e dall’essere “in attesa di adeguato regolamento atto a disciplinare la collocazione delle tabelle indicanti le attività commerciali e pubblici esercizi”.

Qualcosa sembrò essere cambiato già nei giorni antecedenti la Deliberazione della Giunta Municipale (stante le diverse segnalazioni su questo blog), ma già nelle settimane successive al provvedimento della Giunta municipale  lo stesso Gianfranco D’Anna ebbe a documentare che non tutti seguivano le indicazioni.

Via N. Botta - Foto del 29 aprile 2013

                 

Via N. Botta - Foto del 25 maggio 2013

Ci interessa relativamente poco se tali installazioni siano autorizzate e se pagano il suolo pubblico; la domanda è: che ne è stato dell’ “adeguato regolamento atto a disciplinare la collocazione delle tabelle indicanti le attività commerciali e pubblici esercizi”; questa Amministrazione ritiene o non ritiene valide le ragioni di decoro urbano che portarono al provvisorio ed “eccezionale” provvedimento dell’aprile 2013, o, nell’interesse del commercio è bene che si lasci fare?

Cosa ne pensa la consulente al Turismo?

Domande retoriche ovviamente che non attendono risposte.