Profughi a Cefalù?

Ritratto di Angelo Sciortino

3 Luglio 2014, 14:59 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Vox populi, vox Dei. Forse un tempo era così, ma oggi troppo spesso la voce del popolo è poco veritiera, per cui essa non può essere la voce di Dio, a meno di non credere che Dio sia un mentitore inaffidabile.

Accade così nella giornata odierna: va facendosi sempre più insistente la voce del popolo, che vorrebbe attribuire all'Amministrazione la volontà di offrire gli alberghi dismessi di Cefalù, per ospitare gli emigranti giunti fino a noi con barconi dalla Libia o da altri paesi del Vicino Oriente.

La cosa in sé non ha nulla di riprovevole. Ospitare chi fugge dalla guerra, dalla fame e dalla schiavitù è degno d'encomio. Se poi si aggiunge il fatto che per ogni rifugiato viene versata, a chi gli dà ospitalità, la somma di 40 euro al giorno, allora questo atto di generosità diviene quasi un affare. E non soltanto per il privato proprietario degli alberghi dismessi, ma anche per la comunità, se l'Amministrazione ne approfitterà per incassare i debiti dovuti al Comune per le tasse da loro dovute ormai da anni.

C'è però un ma: siamo preparati a ospitare le centinaia di profughi, che potrebbero trovare posto negli alberghi dismessi, ma sicuramente non in un Paese in cui sono latitanti i controlli? In un Paese privo di una polizia municipale efficiente? In un Paese che dovrebbe ospitare il turismo, per sua stessa natura spensierato?

Questi interrogativi sono conseguenza degli eventuali problemi, che la nostra generosità creerebbe, e di cui sarebbe opportuno che si parlasse per tempo, al fine di evitare un caos incontrollabile e persino non auspicabili reazioni xenofobe da parte della popolazione locale.

Siccome non mi risulta che dall'Amministrazione sia giunta un richiesta di discutere di questi problemi, c'è la speranza che anche questa volta la voce del popolo sia una bugia.

Commenti

Riportiamo integralmente il post pubblicato dal sindaco Lapunzina su facebook circa cinque ore fa:

Come cittadino e sindaco di una delle più rinomate mete turistiche internazionali, provo stupore e sconcerto nell'apprendere la falsa notizia secondo cui alcuni profughi sarebbero per essere ospitati in strutture alberghiere dismesse o che " non hanno ospiti al loro interno".
Questa diceria, per altro destituita di ogni fondamento,rischia di nuocere gravemente all'immagine della "perla del tirreno" e di creare grave danno alla stagione turistica avviata.
Pertanto rivolgo un appello a tutti coloro che si occupano di informazione e, specialmente alle testate giornalistiche,a non diffondere pseudo notizie prive del necessario riscontro.
Inseguire il gossip o il mero sensazionalismo può arrecare un danno incalcolabile a Cefalù e all'opera quotidiana di tutti coloro che, imprenditori,amministratori,operatori turistici,si spendono quotidianamente per creare nuove prospettive di sviluppo e di lavoro nella nostra città.