3 Luglio 2014, 02:09 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Assente per qualche giorno, leggo con ritardo il Comunicato del 28 giugno sull’ultima perla della Consulente del Sindaco al Turismo, Angela Macaluso, titolato: “L’edizione polacca di Master Chef a Cefalù” (https://www.qualecefalu.it/node/12451).
Indubbiamente la Macaluso è persona che usa al meglio gli strumenti acquisiti nell’ambito dei corsi di studio e dei vai master di specializzazione frequentati, ed è inoltre persona solare animata da spiccata positività.
Non vuole dunque essere lei l’oggetto del mio - mi si perdoni - sconcerto ma l’incultura - è mia opinione - che sta alla base di una miope mentalità economicista, non sana e non etica, - imperante a Cefalù - che vede nella “pubblicità” tout-court (l’arte dell’inganno) lo strumento leader di “aggressione” del “mercato” (come, d’altra parte, dell’elettorato), che vede nella parola “valorizzazione” non racchiuso il principio della cura e dello sviluppo delle qualità innate di un qualcosa, quanto piuttosto il modo più “levantino” per venderne dei succedanei al miglior prezzo al cliente di turno, sempre più disperatamente raccattato qua e là, nel fondi della spazzatura, fosse anche della TV spazzatura nazionale ed estera.
- manca Vanna Marchi -
Una tragica incultura - è mia opinione - che vede nel nostro Sindaco, che del turismo e degli eventi di richiamo turistico ha voluto (ma si comprende alla fine il perchè) tenere per sè la delega, un adepto entusiasta propagandatore!
AUDIO(ascoltate con quanta enfasi si esalta per un altro spot, pensate un po', di X Factor)
Mi vengono i brividi a riascoltare quella voce e le cose che dice!
Da quanto leggo e sento, infatti sono indotto a ritenere che per chi si sia posto la necessità di alcune riflessioni, per un percorso diverso di valorizzazione del luogo Cefalù, non resti che il suicidio, “civico” naturalmente!
Vedi: 10 luglio 2012 - “Il Sindaco per cui mi sarebbe piaciuto votare - 2° parte Andare dove”? (https://www.qualecefalu.it/node/201)
In ogni caso apprezziamo la sincerità dell’impegno della “Biancaneve” Macaluso nel suo ruolo di consulente del sindaco, e perciò lasciamo tutto, e solo a lei, da degustare il suo giusto compiacimento:
"Per noi è un onore poter ospitare il più importante talent show culinario del mondo anche se si tratta dell’edizione polacca che non viene trasmessa dalle tv nazionali italiane perché è un’occasione di promozione nell’Est Europa".
Ma, stiano tranquilli i narcisi locali:
"Potremmo avere un link della puntata che registreranno (si tratta della semifinale con 4 super finalisti e una giuria polacca d'eccezione) e che potremmo postare su youtube o sulle nostre pagine FB a settembre subito dopo la trasmissione sulla tv polacca. Gli strumenti web e social hanno un potenziale promozionale virale decisamente alto e molto più efficace della TV ".
Tuttavia proprio perchè ci hanno insegnato da bambini a credere alla purezza d’animo di Biancaneve, ci disturba poi sentire pronunciare, da quella stessa bocca, uno spot inverosimile del genere (rivolto questa volta ai cefaludesi):
“Nel caso di Master Chef si tratta anche di valorizzazione territoriale per promuovere le eccellenze locali (parte della troupe e dei produttori, ad esempio, in queste sere hanno cenato in alcuni ristoranti cefaludesi per “assaggiare” la cucina locale) e far risaltare la genuinità dei nostri prodotti e la bellezza dei nostri paesaggi”.
nota: curioso che la troupe abbia scelto di soggiornare in un resort di Campofelice!
Sconcerta sinceramente - anzi fa propria rabbia - sentir dire questo di un paese in cui si è abusato di tutto quello che si è potuto del nostro territorio, della sua costa, della scogliera e delle spiagge urbane - e dunque del nostro paesaggio naturale - ed ancora tranquillamente se ne abusa!
Sconcerta sinceramente sentir dire questo di un paese in cui, con lo stessa ignoranza ed incuria, si è lasciato abusare e ancora tranquillamente si abusa del suo patrimonio edilizio storico e dunque del paesaggio urbano (strade, facciate); di un paese in cui beni archeologici, artistici (quante chiese chiuse), giacciono dimenticati, abbandonati quando non crollati; in cui, parti delle mura bizantine della rocca sono a rischio e le mura megalitiche dell’abitato antico anziché essere recuperate si lascia che continuino ancora oggi ad essere oggetto di ulteriori volgari compromissioni!
Sconcerta sinceramente sentir dire questo di un territorio in cui la pesca che sopravvive è ormai residuale, ed è stata lasciata morire del tutto l’agricoltura; in cui non rimane traccia del suo vino, dei suoi prodotti orticoli, della sua frutta e l’unica che troverete - come il resto venuto chissà da dove - ne ha solo l’apparenza nella forma e nel colore; un territorio in cui si continua a fare strage dei suoi ulivi; il cui retroterra, il Parco delle Madonie, non produce alcunchè di tipico e dell’unico che c’era, il Pecorino, oggi rimane una sorta di succedaneo che ne conserva solo il nome;
Come si può dire questo di un paese nei cui negozi per turisti non troverete alcun artigianato locale e neppure “artigianato”!
A quali “eccellenze locali” si riferisce la nostra Biancaneve in veste di promoter, a quali “prodotti genuini” (neanche più l’acqua abbiamo), e a quali paesaggi se non quelli, ormai leziosi, da cartolina che reggono solo fin quando sono inquadrati da determinate precise angolature e soprattutto da lontano?
Sconcerta sinceramente sentir dire questo un paese in cui, con la stessa ignoranza, si distrugge l’ultimo bene pubblico rimasto, la Quiete, abusando del suo spazio acustico, usato come discarica senza regole da chiunque pubblico o privato, pur di “intrattenere” qualche incivile cliente!
Ah, ricordate:
“Le riprese inizieranno (anzi sono già iniziate) giorno 1 luglio già dal mattino per protrarsi sino alle 18.30 della stessa sera quando sapremo chi dei 4 finalisti sarà costretto a lasciare la trasmissione per lasciare il posto ai 3 super finalisti che si sfideranno nell’ultima puntata in Polonia“.
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Non è cambiato nulla da quel '08.07.01 Una città quasi senza speranza.pdf, (DonLappanio, 2008) se non, con la sindacatura Lapunzina, la fine del tutto della speranza.
Si spera almeno che chi votò contro il cofinanziamento comunale a quella squallida iniziativa promozionale, non decida di impegnare le casse comunali, oggi, per quest’ultime.
nota: per gli altri contributi della Macaluso, vedi QualeCefalù-Archivio-Autori
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Commenti
Pino Lo Presti -
Il problema di Cefalù
non è che la nostra città non è abbastanza conosciuta in Italia e nel Mondo, ma quello di essere un prodotto scadente ormai in rapido deterioramento che si cerca perciò di vendere ad un pubblico indifferenziato e squalificato, necessariamente al prezzo più basso, ricorrendo a tecniche di "immagine" sempre più ingannevoli.
Se è vero che la pubblicità è l’anima del commercio, è anche vero che dice molto, sulla natura del commercio che si intende fare, il tipo di pubblico a cui essa si rivolge.
Chiunque sa che la migliore forma di pubblicità è il “passaparola”; non c’è nessuno che ci mette tanta convinzione e tanta forza nel propagandare ai conoscenti la bontà di un luogo in cui passare le vacanze, di chi sia rimasto sinceramente soddisfatto di aver passato le vacanze proprio in quel luogo.
Ma questo implica una reale qualità del "prodotto" e soprattutto una onestà dell'immagine con cui si propone.
In altro modo, troppe volte ho sentito dire: "Cefalù, Cefalù, dimmi quello che vuoi tu ma non ci torno più"!
Salvatore Culotta -
Ma che ti aspetti
Ma che ti aspetti da una società che accetta ( o loda ) installazioni del genere con vasi di plastica e - raffinatissimo gusto - fiocchetti di carta crespa ?
Questo è ormai il livello culturale accettato e incoraggiato
Pino Lo Presti -
Putroppo non mi aspetto più niente
perchè il problema non è certo solo Lapunzina - che avrebbe dato migliori frutti continuando ad amministrare condomini - e le sue collaboratrici ma - come appunto tu richiami - la società intera stessa cefaludese.
Angela Macaluso -
Biancaneve c'è ma ci sono anche i nani
Non ho molto da aggiungere o commentare su questo sproloquio ricco di "note", di offese e di frasi inutili quanto illogiche. Mi chiedo soltanto: "possono articoli come questi incoraggiare una brutta forma di voyeurismo informatico?". Secondo il mio modesto parere: SI.
E' quindi necessario il FULL DISCLOSURE (ovvero il sentirsi in dovere di dire sempre tutto ) sempre e comunque a qualsiasi costo?
Il mondo va cosi purtroppo. Gli esseri umani sono quel che sono e poco possiamo farci. Funziona cosi e forse al giorno d'oggi non può che funzionare cosi.
Rimpiango a volte i tempi in cui non esisteva questo potente mezzo che si chiama internet e che ha generato altri potenti mezzi che si chiamano giornali telematici e social network. Tempi in cui esisteva il dialogo, il confronto e poche offese.
Adesso purtroppo o per fortuna, internet c'è e quanti immeritevoli giudizi o dolori possa a volte infliggere, forse non è ancora chiaro a tutti.
Le vite e le personalità degli altri, vengono utilizzate distorcendole, per coprire solitudini, vuoti, nutrire rancori o invidie, colmarci di ammirazione per le cattiverie scritte...
Il tutto realizzabile attraverso una tastiera ed un mouse; il tutto senza avere "gli attributi" che consentono di affrontare la persona "vis à vis" per scaraventargli addosso tutto quello che pensiamo.
Un'abitudine quella di ironizzare (se questa è ironia cos'era quella di Socrate ??) e offendere, figlia di tempi moderni, virtuali ma vuoti, dalla quale però si evince la personalità di chi scrive.
Non mi "tocca" questo "fantastico" articolo, soprattutto, quando frasi simili vengono scritte da un "moralizzatore immorale" e "nano" di questa società moderna.
Vi incito miei cari nani (e non solo all'autore dell'articolo ricco di spunti culturali) a continuare cosi. Siete sulla giusta strada verso casa. Quella che porterà Cefalù ad una rinascita culturale
N.B. Molto carina la foto di "Master Chef Cefalù" ricostruita con foto nostrane. La terrò tra le mie foto preferite. Vanna Marchi che Lei ha citato poteva benissimo essere interpretata da Lei
Buona continuazione
BIANCANEVE
Pino Lo Presti -
Nessun ragionamento
nessuna risposta alle questioni poste, è tipico dell'entourage Lapunzina. Singolare invece la sua personale reazione puramente emotiva e poco controllata, questa sì fatta di offese gratuite: "moralizzatore immorale", "nano" di questa società moderna?
Le ragioni delle mie osservazioni niente affatto offensive sono chiare ed esplicite; e' capace Lei di sostenere (a proposito di "attributi") con altrettante argomentazioni le sue offese isteriche?
Angela Macaluso -
Per il Sig Culotta
Capisco che si stava parlando di Biancaneve e che era abitudine della strega mescolare tutto nel calderone ... ma i vasi fotografati non appartengono a qualcosa da me organizzato. Per cui addossarmi anche questo mi pare un " surplus".
Salvatore Culotta -
So benissimo che non è stata Lei
So benissimo che non è stata Lei ad inscenare quell'allestimento, ma mi sembrava chiaro che non erano chiamate in causa persone ma un clima generale in cui certe cose vengono realizzate.
Totò Testa -
Anche a me sentire parlare la Macaluso ...
mette i brividi, e li avverto più forti ed incontrollabili se mi spingo a pensare al modello di turismo (ovviamente culturale) che lei "sogna" per Cefalù.
Lei lo sa, perchè ho avuto modo di rappresentarglielo, senza perifrasi, "vis a vis" (che, per noi che non facciamo cultura come Lei si può dire anche "faccia a faccia"), anzi, per essere precisi, telefono a telefono.
Però è perfetta per l'amministrazione lapunzina.
Quello che non capisco è cosa ci stia a fare nella stessa amministrazione, o più esattamente, nella stessa maggioranza, per esempio, uno come il Prof. Antonio Franco che, notoriamente, è uno che come me e altri frequentatori più o meno asidui di questo blog, di cultura non ne capisce niente.
Giuseppe Maggiore -
"Biancaneve" o "Giovanna d'Arco"?
"Biancaneve" o "Giovanna d'Arco"?
In fondo gli estremi si toccano.
Gianfranco D'Anna -
Non si può “fare di tutta l’erba un fascio”
[Intervengo solamente adesso per mancanza di tempo]
Caro Pino
capisco e condivido il tuo “sconcerto” di fronte al “deterioramento” che Cefalù sta subendo ma, pur comprendendo il tema di fondo di questo tuo intervento, non condivido la tua scelta di prendere ad “oggetto” questo specifico evento e l’operato di Angela Macaluso.
E’ vero che questa amministrazione, in questi due anni, in diverse circostanze, affidandosi a “consulenti” di turno più o meno improvvisati, ha mostrato la sua incompetenza e la mancanza assoluta di programmazione e di progettualità, vivendo alla giornata, concedendo i permessi e persino il patrocinio ad eventi, sagre e fiere di basso livello come quella in corso proprio in questi giorni in Piazza Cristoforo Colombo
ed è vero che Angela Macaluso è la consulente al turismo ed agli eventi - non l'assessore - di questa amministrazione
ma non si può “fare di tutta l’erba un fascio”.
Master Chef, al di là dei gusti personali, è un format internazionale di grande ed indiscutibile successo e va riconosciuto ad Angela la capacità di aver convinto la produzione dell’edizione polacca a scegliere la nostra cittadina per una delle sue puntate.
Milioni di polacchi, attraverso le riprese effettuate al molo, conosceranno Cefalù e rimarranno colpiti dai nostri scenari.
Caro Pino, hai certamente ragione nello scrivere che si tratta di «… paesaggi … ormai leziosi, da cartolina che reggono solo fin quando sono inquadrati da determinate precise angolature e soprattutto da lontano».
Purtroppo, molti, troppi cefalutani sono talmente assuefatti da queste vedute da non riuscire a discernere la “vera” realtà, da non riuscire a cogliere le “barbarie” - come spesso le hai definite - che sono state e continuano ad essere perpetrate e che provocano il tuo ed il mio “sconcerto”.
Non è più possibile far finta di nulla, non è possibile limitarsi a pubblicare belle immagini ed a compiacersi per i commenti del tipo “Cefalù è bella!”, “Cefalù è incantevole!”…
bisogna avere la franchezza, oggi direi quasi il “coraggio”, di mettere in evidenza ciò che non va
ma, nello specifico, di fronte alla possibilità di dare visibilità internazionale a Cefalù, cosa avrebbe dovuto dire Angela per pubblicizzare al meglio Cefalù? Non si tratta di “arte dell’inganno” ma, semplicemente, di promozione delle positività.
Puntiamo, dunque, il dito sui veri responsabili di quella “incultura” di cui hai scritto.
P.S. Ad Angela voglio ri-dare un consiglio: conosco l’impegno che metti in ogni evento da te organizzato ed ho grande stima della tua competenza, proprio per questo non puoi permettere che l’incapacità e la sordità di questa amministrazione, la presunzione di taluni ed il loro agitarsi in cerca di un po’ di visibilità individuale finiscano col danneggiare la tua figura a livello personale e professionale.
Spero che tu non me ne voglia per averlo scritto pubblicamente