30 Giugno 2014, 16:26 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
Discorso del Sindaco di Cefalù in occasione della cerimonia di intitolazione del locale comunale di porta Pescara ad Antonino Brocato
Fotografia di Salvatore Cimino
Gentile Vedova Brocato,
Gentili familiari tutti,
Illustri Autorità,
Gentili Signore e Signori.
A poco più di un mese dalla sua scomparsa (avvenuta il 18 maggio scorso) Cefalù rende omaggio alla Figura dell’indimenticabile concittadino Antonino Brocato.
“ U zu ninu” o “U prisirienti” , come affettuosamente era chiamato dai pescatori e da tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo, è stato un uomo dal carattere fiero e deciso, un lavoratore onesto, un genitore esemplare e ha rappresentato una importante fonte per la memoria storica di questa città e di tutto ciò che la lega alle tradizioni marinare e alla pesca.
Egli ha contribuito a diffondere in tutti coloro che lo ascoltavano (lasciandosi affascinare dai suoi racconti e dalla passione che trasmetteva attraverso di essi) i ricordi delle gesta di una generazione di uomini che ha dato tanto alla crescita materiale e morale della nostra città e ci ha narrato di una epoca che, con la sua scomparsa, è stata definitivamente consegnata alle pagine della storia.
Cefalù è grata ad Antonino non solo per il suo esempio di vita ma perché, attraverso le sue numerose partecipazioni a importanti programmi televisivi, ha contribuito a far conoscere il volto migliore della nostra città.
Mi piace ricordare, in particolare, l’indimenticabile contributo dato a due edizioni del programma Rai “Linea Blu”, la prima condotta dal compianto giornalista Puccio Corona e la seconda presentata dalla conduttrice Donatella Bianchi e la sua ultima apparizione televisiva ( il 5 aprile scorso) nella trasmissione “ Linea Verde Orizzonti”.
In questa ultima occasione la passione e la grinta con la quale fece il suo intervento affascinò tutti, tanto che i responsabili della RAI, appresa la triste notizia della scomparsa, hanno voluto dedicargli la replica della puntata andata in onda il 14 di questo mese.
Questo era il nostro concittadino Antonino Brocato, questo il motivo per il quale, già all’indomani della sua morte, ho sostenuto che la nostra Cefalù fosse diventata più povera.
Tutti ricordiamo la sua figura, quotidianamente presente nei dintorni della “Marina” e in Via Vittorio Emanuele, angoli simbolo della tradizione marinara cefaludese e luoghi dell’anima. Di quell’anima cefalutana della quale “ U prisirienti” è stato parte importante.
Per questo, l’Amministrazione Comunale ha voluto intitolare alla sua memoria il locale che si trova all’interno di porta Pescara, presso il quale, poco fa, abbiamo scoperto una targa marmorea e una splendida opera pittorica dipinta dagli artisti Giuseppe Cimino e Patrizia Milazzo.
Il ritratto (che ogni sera verrà illuminato per consentirne la visione da chi passa da Via Vittorio Emanuele o da coloro che si recano presso porta Marina) è un capolavoro che non si limita a delineare perfettamente i tratti somatici ma trasmette con forza la fierezza, la determinazione l’orgoglio di far parte della marineria cefaludese. Tutti elementi del carattere, della storia professionale, della vita du “zu ninu” Brocato.
Ringrazio quindi gli Artisti Giuseppe Cimino, Patrizia Milazzo, Antonio Barracato e i Narratura, Leo Ruvituso, l’Associazione Ricamarte – Pina Alberti e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo tributo alla memoria del nostro concittadino.
Resta nella mia mente il chiaro ricordo della partecipazione di “Nino” alla cerimonia di commemorazione degli “Eroi del Mare”, nell’ambito della quale con la semplicità, la chiarezza e la precisione che lo contraddistingueva tratteggiò le gesta dei suoi compagni di mare protagonisti di quella impresa. Mi sembra giusto che il suo ricordo sia legato ad uno dei luoghi simbolo dell’essenza più autentica della tradizione marinara cefafudese e che il suo nome sia inciso a poca distanza da questo “ Largo Eroi del Mare” in cui si trova l’epigrafe con i nome degli eroi del mare, in maniera tale che, come accadde in vita, le loro storie e la loro testimonianza di vita resti accomunata nel ricordo perenne delle generazioni future.
Nino Brocato, nella sua indimenticabile intervista a Puccio Corona (nel 1996) alla domanda del giornalista sul perché nonostante la sua età continuasse ad andare per mare rispose: “ perché noi uomini del mare abbiamo la salsedine nelle vene”.
Ecco abbiamo voluto dedicare alla sua memoria un luogo che si trova ad un passo dal mare in maniera tale che quella salsedine che fu elemento fondamentale della sua vita continui, per sempre, ad alimentarne il ricordo.
Vi ringrazio
Cefalù 29/06/2014
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