ACQUA: “l’emergenza idrica” dell’Ospedale e le contraddizioni del Sindaco

Da alcuni giorni è cessata  “l’emergenza idrica” all’Ospedale Giglio.
Quella, per la quale era stata, addirittura, paventata la chiusura del nosocomio cefaludese.

L’approvvigionamento idrico dell'Ospedale , da alcuni giorni, è stato regolarizzato grazie ad “una nuova conduttura costruita in soli due giorni” ed al “prezioso ausilio tecnico offerto dall’ex dipendente comunale sig. Andrea Alascia, il quale ha “contribuito, non poco, alla individuazione delle soluzioni idonee”.  

Così, infatti, si desume dalla breve nota a firma del Sindaco del 12 giugno scorso (https://www.qualecefalu.it/node/11385) che riporto integralmente:
“Desidero esprimere vivo compiacimento per la celerità con la quale, in soli due giorni di lavoro, è stata costruita una nuova conduttura che consente l’approvvigionamento idrico dell’ospedale ” G. Giglio”, superando così la crisi che si era determinata nei giorni scorsi. I lavori sono stati realizzati in sinergia dall’A.T.O.1 di Palermo e dal Comune di Cefalù con la collaborazione dei responsabili dell’ospedale e con il prezioso ausilio tecnico offerto dall’ex dipendente comunale sig. Andrea Alascia, il quale, con spirito di abnegazione,ha gratuitamente messo a disposizione la propria competenza contribuendo, non poco, alla individuazione delle soluzioni idonee. A tutti e a ciascuno sento di esprimere pubblicamente sinceri attestati di gratitudine a nome dell’intera città di Cefalù”.

Il che significa che a provocare “l’emergenza Idrica” all’Ospedale erano stati problemi di rete e scelte di soluzioni distributive inidonee  perché  operate da persone, assolutamente, incompetenti.

Il che significa che la causa  della “emergenza Idrica” all’Ospedale era ben diversa “dalla limitata immissione di acqua potabilizzata nell’acquedotto da parte della ditta Sorgenti Presidiana s.r.l.” come, il Sindaco aveva scritto, nella lettera inviata, qualche giorno prima, alla Prefettura e all’ATO e come pubblicato da Esperonews, il 10 giugno  (http://www.esperonews.it/news/c/cefal%C3%B9/1544-l-emergenza-acqua-colpisce-anche-l-ospedale-rischio-chiusura.html) :
"Stante la perdurante grave situazione venutasi a creare da sabato scorso, causa la limitata immissione di acqua potabilizzata nell’acquedotto da parte della ditta Sorgenti Presidiana s.r.l., e l’impossibilità da parte di questo Comune di intervenire con altri più incisivi provvedimenti atti a garantire la fornitura idrica a detto Ospedale nonché a diverse zone del Centro abitato, si invita codesta Unità di Crisi voler intraprendere ogni e qualsiasi azione utile per la normalizzazione di quanto sopra".

La riprova di tutto nel fatto che il sabato, cui il Sindaco si riferiva nella lettera al Prefetto era l’8 giugno e che, già dal 7 giugno (https://www.qualecefalu.it/node/11336) Sorgenti Presidiana aveva ottemperato alla disposizione del Commissario Tucci di incrementare la produzione di acqua potabile ben al di sopra del massimo contrattuale.

L’incompetenza  che, sulla questione idrica, Lapunzina, da consigliere comunale, aveva, ampiamente, dimostrato e di cui, da sindaco, ha dato riprova, altrettanto ampia, Gli avrebbe dovuto, e Gli dovrebbe, suggerire la massima cautela nelle dichiarazioni e nell’operato.
Ed, invece, sulla questione idrica, Lapunzina continua a parlare e, quel che è peggio, ad operare a ruota libera.

Saro Di Paola, 16 giugno 2014

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