“FUORI DALLA PALUDE” (mutatis mutandis?!)

Ritratto di Saro Di Paola

13 Giugno 2014, 08:51 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il 12 dicembre del 2009, i Consiglieri comunali Barranco, Calabrese, Fatta, Franco, Gattuso, Genovese, Lapunzina, Liberto e Lo Verde produssero, al Presidente del Consiglio comunale Barracato, una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Guercio.

Il prof. Vincenzo Garbo, allora componente dello staff del blog “L’Altra Cefalù”, che sarebbe, poi divenuto, prima segretario e, poi, capogruppo consiliare del PD nonchè “sottosegretario” e braccio destro del Sindaco Lapunzina, 

                 

così, sotto il titolo “FUORI DALLA PALUDE”, commentò la notizia pubblicata su quel blog:

Ritengo che la notizia della presentazione della mozione di sfiducia, firmata da nove Consiglieri comunali, sia molto importante perché, qualunque sarà l’esito della votazione in Consiglio, contribuisce indubbiamente a fare chiarezza nel quadro politico cittadino. Rappresenta un importante atto di coraggio da parte di quei consiglieri che vogliono porre fine a quello che mi piace definire “l’effetto palude” nel quale, ormai da troppo tempo, si è impantanata la situazione politica del Comune di Cefalù. In un mio precedente scritto, di carattere generale, avevo sostenuto come vi sia l’esigenza di porre in essere una buona politica che riesca ad organizzare bene la polis e, dunque, a migliorare la vita dei cittadini e come, al contrario, la cattiva politica sia quella che si chiude in sé stessa, che non fa l’interesse della collettività ma di singoli cittadini o gruppi di interesse; questo fenomeno è presente ad ogni livello aggregativo, a partire dal Comune. La mozione rappresenta quindi una opportunità per verificare se l’amministrazione gode ancora di una maggioranza consiliare che si assuma la responsabilità di fare delle scelte o se, al contrario, l’esperienza amministrativa della sindacatura Guercio debba considerarsi ormai conclusa. Non era più tollerabile restare in un limbo che eludeva il concetto di responsabilità dell’azione politica, inchiodava la città in un non – governo fine a sé stesso, impediva qualunque progettualità e, persino, la gestione dell’ordinario. Sento il dovere di porgere un grazie a quei consiglieri che, firmando la mozione, hanno dimostrato di condividere una concezione nobile della politica e, contrariamente a quella irrefrenabile spinta all’attaccamento alla poltrona, paventata da qualcuno, hanno saputo trarre fuori la politica cefaludese dal pantano nel quale si era invischiata. Grazie a loro, comunque vada a finire il voto in aula, ci sarà una indiscutibile vincitrice: la democrazia.”

MUTATIS MUTANDIS ?!

Saro Di Paola, 13 giugno 2014