7 Giugno 2014, 02:10 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Da una “Svolta Democratica” ci si aspettavano tante cose; in primo luogo una serie di comportamenti ed iniziative che favorissero una crescita della coscienza dei cittadini cefaludesi sulla realtà della loro città: accesso agli atti (trasparenza) e informazione attiva (da parte degli organi comunali) su dati e su processi sociologici, economici, etc..., in atto nella comunità.
Un aumentato grado di consapevolezza, d’altra parte, è la condizione indispensabile di una responsabile e fruttuosa (propositiva) partecipazione al dibattito sui grandi e piccoli temi riguardanti la vita della città, cioè a quella maturazione che dovrebbe essere lo scopo di ogni “svolta democratica”, cioè la “Cittadinanza attiva”!
Se si pensa - a solo titolo d’esempio - che un’ Ordinanza, come la 38/2010, fondamentale per la regolazione dei flussi veicolari e della sosta specie nel nostro centro storico, in vigore sino al 7 aprile di quest’anno, non è stata mai pubblicata nell’apposito spazio del Sito web del Comune; se si pensa che neanche dall’Ufficio Anagrafe è possibile sapere quanti sono i nuclei familiari residenti nel centro storico, né quali siano stati negli ultimi anni i movimenti di popolazione al suo interno; nè peraltro è facilmente acquisibile da un cittadino quanto ricava il Comune dalle “concessioni dei suoi beni” (tra cui il suolo pubblico), né dal “turismo” (di cui non è proprio chiaro chi e quanti ci vivano e quanta della sua economia sia “sana”, cioè non in “nero” o alimentata da fenomeni di sfruttamento, oltre che dell’ambiente, dei lavoratori); se si pensa che della opportunità di richiedere la concessione, per un parcheggio di bus turistici al Porto di Presidiana non è stata data una informazione adeguata alla sua importanza; se sono ancora tante le proteste di consiglieri comunali circa mancate o ritardate risposte - talvolta incomplete - alle loro Interrogazioni; se si pensa che è stato vietato realizzare registrazioni audio, nel Gabinetto del Sindaco, di incontri tra comitati di cittadini ed il Primo cittadino (solo per citare alcune cose che mi vengono, in questo momento, immediatamente in mente); allora vuol dire che non si è fatto il possibile per creare quelle condizioni di base indispensabili (trasparenza ed informazione attiva) alla formazione di quella consapevolezza oggettiva, utile ad una responsabile e costruttiva “cittadinanza attiva”, cioè ad una reale “svolta democratica”!
Da una “Svolta democratica” ci si aspettava contestualmente anche un modo di intendere la “comunicazione” non “a senso unico” e cioè solo da parte della Amministrazione nei confronti dei cittadini; ci si aspettava che quando venissero posti, in maniera civile, quesiti o venissero fatte segnalazioni su fatti oggettivi di rilevanza collettiva - anche da parte dei più acerrimi critici -, venissero date risposte nel merito senza discriminare tra coloro a cui “dare confidenza” e a chi no, convinti come siamo che quello di dare risposte a certe questioni correttamente poste fosse un “dovere” e non un atto discrezionale; una tale concezione del proprio potere è poco istituzionale e certamente non etica!
“Lasciali parlare, falli cuocere nel loro brodo, tanto prima o dopo qualche errore lo faranno e allora una querela non gliela leva nessuno, così imparano”!
Sembra essere stata proprio questa una parte della “strategia comunicativa” del Sindaco Lapunzina; l’altra è stata quella di fare Comunicati-Discorsi-Comizi a raffica utili solo alla propria immagine.
E’ di oggi, 6 giugno, una telefonata fatte alle case dei cefaludesi in cui si informa del programma della Regata Velica!
Ma stiamo scherzando?
Finchè si tratta di informare sui disservizi dell’acqua, su disponibilità alternative per il parcheggio/auto nella circostanza di manifestazioni particolari è certamente meritevole ma l’auto-promozione, entrare nelle case dei cittadini per farsi pubblicità è un’altra cosa (altro che “Cefalù-informa” della Vicari!); è piuttosto un ulteriore indice di un modo di intendere la informazione che richiama alla mente quello di certe dittature!
Quando ad un interlocutore poi non viene riconosciuta la dignità che merita può certo accadere che si alterino i toni e che sfugga una parola sbagliata o di troppo; e ciò è tanto più probabile che prima o dopo avvenga quando tale interlocutore in vario modo intervenga nel dibattito cittadino pressochè quotidianamente e in un ampio arco (pluriennale) di tempo, come avviene ad alcuni “opinionisti” invisi al sindaco.
E’ un segno drammatico di fallimento della politica quando un politico che in specie ricopra una carica istituzionale anzichè rispondere sui contenuti delle osservazioni che gli vengono avanzate, si difende o attacca aggrappandosi ai “vizi formali” dell’esposizione.
Non meritava una risposta diversa da quella di una annunciata querela, la sig.ra Paola Castiglia per il suo post su facebook, nell’aprile scorso (https://www.qualecefalu.it/node/10485)? Certo, alcuni passaggi verbali possono risultare eccessivi ma non sarebbe stato più utile alla crescita civile della nostra città risponderle sui contenuti?
Non è che forse ha dei cattivi consiglieri?
Non meritavo io stesso una risposta diversa di quella di una annunciata querela, quando in quell’infelice e disastroso incontro del 21 maggio scorso presso la Sala delle Capriate, promosso dal Comitato dei Cittadini del Centro Storico, ho detto che era falso quanto dichiarato dal sindaco alla platea dei presenti e cioè che bastava fargli una telefonata, pure anonima, segnalandogli un abuso (si parlava di suolo pubblico), perchè lui provvedesse immediatamente ad inviare una pattuglia della P.M. per ripristinare il rispetto delle regole?
E’ a tutt’oggi seguìto qualcosa a quanto segnalato il 29 giugno 2012 (risalente al 2010) “ Rispetto delle Regole”? Cos’è?” (https://www.qualecefalu.it/node/109); o a quanto segnalato il 23 luglio 2013 in “La legge non è uguale per tutti?” (https://www.qualecefalu.it/node/2723)? Non è accaduto nulla di quanto era lecito attendersi neppure quando, il 2 agosto , tale ultima segnalazione venne fatta nella forma di un Esposto (Vedi: “Tavoli in via Mandralisca, il C.C.C.S. interviene con un Esposto” - 3 agosto 2013 - https://www.qualecefalu.it/node/2853), eppure quell’occupazione di suolo pubblico non rivestiva il carattere di un semplice reato amministrativo, infatti lì si trattava di un reato penale perchè si impediva la libera circolazione, circostanza nella quale è previsto l’immediato sgombero!
Ma anche quando si fosse trattato di semplice reato amministrativo, non prevede, il relativo Regolamento comunale, all’Art. 8 (Occupazioni abusive), al comma 3, che “In tutti i casi di occupazione abusiva il Comune, previa contestazione delle relative violazioni, ordina agli occupanti la rimozione di tutto quanto occupa il suolo e la rimessa in pristino del suolo medesimo. Decorso inutilmente il termine assegnato, massimo 48 ore, il Comune provvede direttamente a spese degli interessati”?
Eppure sono stato accusato di dire “sciocchezze” e fatti “privi di fondamento” per i quali avrei dovuto rispondere alla Procura della Repubblica!
Non voglio farla troppo lunga (come al mio solito) rischiando sempre di annoiare; d’altra parte sarebbe troppo lungo l’elenco delle osservazioni critiche sul modo di intendere la “comunicazione” da parte di questo sindaco.
Il mio vuole essere solo uno sfogo del momento per la grande delusione di una speranza in cui avevo creduto tanto, certamente troppo!
Tuttavia non voglio concludere senza prima ricordare ciò che accompagnò, sul piano della informazione locale, l’insediamento del neo-sindaco, e cioè il “colpo di mano” su un blog che all’epoca, assieme al giornale Cefalunews, ricopriva un ruolo centrale nell’informazione e nella comunicazione indipendente locale: L’altraCefalù!
Rimando a quanto di velato è possibile ancora oggi leggere tra i righi di “E’ nato il 23 giugno 2012 Quale Cefalù” (https://www.qualecefalu.it/node/90), e soprattutto all’ultimo rigo.
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Commenti
Saro Di Paola -
"E NOI LO FUMMO"!
"........la grande delusione di una speranza in cui avevo creduto tanto, certamente troppo!......"
"Chi è causa del suo male pianga sè stesso" : "E NOI LO FUMMO"!
Claudio Barbera -
Con le querele
Con le querele nelle questioni che riguardano la sfera politica non si va mai da nessuna parte se non quella di ritorcersi contro, a livello di popolarità, per chi le intraprende. Il discorso di Pino è condivisibile totalmente. Se poi analizziamo anche la vicenda di Angelo, non possiamo che considerare una sconfitta su tutti i fronti, anche quello della non accettazione della satira, pilastro da millenni, per fortuna, della stampa e, precedentemente, dei giullari di ogni epoca storica. Strocata soltanto nelle dittature.
Il mestiere di politico implica l'accettazione di queste regole.
L'essere preso in giro se non raggiungi gli obiettivi, essere oggetto di vignette, di feroce campagna satirica.
Se non si condivide ciò non si intraprende la carriera politica.
Giorgia Meloni aveva fatto un manifesto di Fratelli d'Italia in cui appariva molto ritoccata in meglio (Photoshop, presumo)
Ebbene fu oggetto di tale presa in giro sul web da modificare il suo manifesto. Al posto della sua foto mise una cozza, con su scritto: Adesso che ho modificato il manifesto per renderlo simile alla realtà possiamo parlare di politica finalmente?
Queste sono le cose che fanno la differenza.