25 Maggio 2014, 19:24 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
Discorso del Sindaco di Cefalù in occasione della cerimonia di intitolazione della Via Domenico Portera
Gentile Signora Portera,
Gentili familiari tutti,
Gentili Autorità presenti,
Signore e Signori,
Desidero porgere il più cordiale saluto a voi tutti e un vivo ringraziamento a coloro che hanno contribuito a fare in modo che la nostra città potesse ricordare, nel modo più alto e degno, un suo figlio che ha consacrato la sua vita, con lo studio, attraverso il servizio politico e mediante il suo impegno sociale ad onorarla e renderle lustro.
Consentitemi di manifestare la mia profonda commozione nel ricordare Domenico Portera.
Sono consapevole che il giusto tributo che stiamo offrendo alla sua memoria non cancella, anzi rafforza, un profondo senso di vuoto che scaturisce dalla consapevolezza che dal giorno della sua scomparsa Cefalù è più povera.
La città di Ruggero (come egli volle definirla nel titolo di una sua celebre pubblicazione tradotta in quattro lingue) da allora è irrimediabilmente più povera perché ha perso un uomo che nelle attività culturali, nelle iniziative sociali e nella politica ha agito sempre nell' interesse della crescita umana e materiale .
Sia da docente che da Presidente della Santa Cecilia e della Polis kephalòidion (associazioni che Egli contribuì a fondare) ha sempre trasmesso a coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo e di collaborare con lui, la voglia di lavorare concretamente attraverso la musica, il teatro, la cultura per unire la realtà sociale cefaludese. Attraverso le numerose pubblicazioni, l' attività di Presidente della Fondazione “Mandralisca”, della biblioteca Duns Scoto e del museo di Gibilmanna trasmise sempre l' amore per la nostra terra.
Nella prefazione dell’opera “Cefalù, vissuta con i pensieri dell’anima e il cuore assoluto”, che ritengo essere il suo vero testamento spirituale, il giornalista Toti Piscopo tratteggia un ritratto umano di Domenico, affermando, tra l’altro: mi rendo conto che il sentimento è la sua grande ricchezza. Ignora completamente il valore dell’utile economico e materiale; difende il suo unico possesso, è ciò che afferma, tre chiodi che erano sulla sinistra del portone centrale della casa comunale e che gli appartenevano perché di tutta la comunità cefaludese. I chiodi sono un simbolo più vasto, più ampio nei valori. […] ho potuto cogliere un dato importante della personalità di Domenico Portera: lo stretto legame tra la sua vita e quella della sua Cefalù, quasi tra lui ed ogni pietra, ogni monumento della sua città natìa.
Questo legame con la città, quasi come un figlio che ama profondamente la propria madre, tanto da non nasconderle nulla, è stato sempre palpabile attraverso le sue scelte, la sua onesta e il coraggio delle idee.
Nella sua ultima fatica editoriale, che ho ricordato prima, si legge una frase di uno scrittore inglese che recita: il passato è soltanto il principio del principio, ciò che è stato è soltanto la prima luce dell’alba.
Ritengo che questa frase descriva bene sia la parabola umana di Domenico Portera, sia la sua eredità più autentica che costituisce l’impegno di tutti e di ciascuno per il futuro.
Ho esordito questo mio breve saluto dicendo che senza Domenico Cefalù è più povera, devo riconoscere, tuttavia, che la sua esistenza umana è stata come quella di una spiga di grano che quando muore lascia ottimi frutti.
L’associazione Polis Kephalòidion, la banda Pintorno, la sezione teatrale, il premio letterario sono alcune delle realtà che Domenico ha contribuito a far nascere consacrando ad esse il cuore e l’intelletto.
I ragazzi dell’associazione, i dirigenti e tutti coloro che nelle altre realtà sociali e fuori di esse operano per il bene e la promozione della nostra città possono dirsi continuatori dell’opera di Domenico Portera. In tal senso mi sento di affermare che il vuoto che la sua scomparsa ci ha lasciato è compensato dalla ricchezza umana che egli ha saputo trasmettere in tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo e che, oggi, ne continuano con passione la sua opera.
A Domenico e a tutti loro, a nome della città, mi sento di offrire un profondo grazie.
Cefalù 25/05/2014
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