Forza della fantasia e debolezza dell'intelletto

Ritratto di Angelo Sciortino

22 Maggio 2014, 11:01 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Oggi si studiano i filosofi soltanto sui manuali e non leggendoli, tanto i titoli che se ne ottengono sono certificati e verificati e danno perciò la possibilità d'insegnare o di aspirare a lavori più remunerati.

Così facendo, però, la mente degli studenti diviene soltanto lo scaffale contenente le più improbabili sintesi e non riuscirà mai a trasformare le sue fantasie in teorie logicamente argomentate. Lo diceva un filosofo del secolo XVII, quando affermava che la realtà colpisce per prima la nostra immaginazione con impressioni confuse, che soltanto la potenza dell'intelletto ordina e trasforma in idee. Inutile che dica chi è il filosofo: l'ho già citato una volta per nome, ma proprio una persona che ha titolo certificato e verificato ha detto: chi è questo Baruch?

Se adesso lo richiamo, lo devo al suggerimento datomi dalla decisione della Giunta municipale di scegliere come combattere la corruzione dove c'è o di prevenirla dove non c'è. Infatti, se il risultato è il testo approvato dalla Giunta municipale, non c'è dubbio che siamo in presenza soltanto di impressioni confuse, che non hanno però subito l'azione della potenza dell'intelletto.

Se la volontà era quella di combattere la corruzione, l'intelletto avrebbe imposto la scelta dello strumento più adatto e che nei Paesi europei più civili già da secoli dà buona prova: la trasparenza della pubblica amministrazione. Non possono esserci corruzione né favoritismi dove tutto viene prima dibattuto pubblicamente e poi pubblicamente deciso.

Questa nostra Amministrazione, però, sembra attenersi a un ben diverso comportamento: essa non dibatte pubblicamente i problemi, ma presenta le “sue” soluzioni all'approvazione pubblica, pretendendola in nome dell'interesse dei cittadini. È accaduto con i bilanci, presentati come inemendabili al Consiglio; con il piano traffico, sgradito ai più e stilato soltanto con le confuse indicazioni dell'immaginazione; con l'assenza di un regolamento dei suoli pubblici e con quello che permetterebbe di difenderci dalle ingerenze offensive del Demanio marittimo, che approva ogni offesa al nostro litorale.

In mancanza d'intelletto, però, si rimedia in forza dell'immaginazione, che quantomeno permette di mostrare di essere attivi, anche se attivi senza costrutto.

Il risultato di questa sovrabbondanza di immaginazione e di assenza di intelletto è sotto gli occhi di tutti, perché si presenta spesso sotto l'aspetto dell'improvvisazione o di espressioni di delirio di onnipotenza, che mai riescono a dare soluzioni ai problemi, ma soltanto rinvii, che, pur spacciati per successi amministrativi, li aggravano e rendono costoso per i cittadini il loro perdurare.

Verrà giorno in cui tutti saranno costretti a far uso del loro intelletto e non si faranno ingannare ancora dalle apparenze e da un fantasioso efficientismo: quel giorno segnerà l'allontanamento dell'attuale Sindaco e la possibilità di rinascita di Cefalù.