Arrestato per pedofilia un operaio edile cefaludese

Ritratto di Commissariato di Cefalù

7 Maggio 2014, 13:38 - Commissariato d...   [suoi interventi e commenti]

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Il marito della titolare di una ludoteca di Cefalù, il trentottenne Gianluca CULOTTA,  è stato arrestato per abusi sessuali in danno di una bambina minore di anni dieci che all’epoca dei fatti frequentava la ludoteca della moglie.

CULOTTA Gianluca classe 12.05.1976


CULOTTA, secondo le indagini condotte dalla squadra investigativa del Commissariato di Cefalù, avrebbe costretto in alcune occasioni la bambina a subire atti sessuali (consistenti in particolare in palpeggiamenti dell’organo genitale femminile) proprio all’interno della ludoteca dove sarebbe stata affidata saltuariamente alle sue cure.

La vicenda trae origine da una notizia appresa in forma confidenziale sul finire della scorsa estate dal Dirigente del Commissariato di Cefalù Manfredi Borsellino.

L’attività investigativa che ne è scaturita, coordinata dal p.m. della Procura della Repubblica di Termini Imerese Francesco Gualtieri, ha portato gli investigatori a porre l’attenzione su CULOTTA, saltuario operaio del settore edile il quale, malgrado non avesse alcun ruolo all’interno della scuola dell’infanzia gestita dalla moglie, ne frequentava saltuariamente i locali, circostanza che è stata anche riscontrata da una intensa attività di video-sorveglianza e di osservazione dell’immobile in cui era ospitato l’asilo nido.

L’attività tecnica inoltre ha consentito di osservare che CULOTTA, nel frequentare con una certa assiduità la ludoteca co-gestita dalla moglie, aveva occasione di familiarizzare con i bambini, prendendoli in braccio e giocando con loro.

A questo punto gli investigatori del Commissariato di Cefalù hanno ascoltato diversi genitori di bambini che avevano frequentato la ludoteca nel periodo degli asseriti abusi sessuali, raccogliendo in particolare lo sfogo di uno di essi, che innanzi ai poliziotti ha trovato la forza di raccontare inquietanti episodi appresi dalla figlia sì da lasciare ragionevolmente ipotizzare che gli abusi di cui aveva parlato la fonte confidenziale fossero stati consumati proprio in danno della sua bambina.

La piccola,  successivamente ascoltata in presenza di due specialiste in psico-diagnostica nominate dall’autorità giudiziaria, avrebbe purtroppo fornito una conferma decisiva - come scrive il gip del Tribunale di Termini Imerese nell’ordinanza di misura cautelare in carcere - in ordine all’ipotesi accusatoria formulata dagli inquirenti, ribadendo quanto in passato aveva già riferito alla madre, ovverosia che CULOTTA, conosciuto dalla bambina con il nome di “Luca” e riconosciuto in una fotografia, “le toccava il fiorellino”, aggiungendo anche altri dettagli circa le modalità degli abusi.

CULOTTA avrebbe consumato i suoi abusi all’interno di uno stanzino buio della ludoteca dove pare che conducesse la bambina di cui aveva “conquistato” la fiducia mentre le maestre erano intente ad altre mansioni.

Le prime confidenze alla madre circa le attenzioni particolari che CULOTTA le riservava, la bambina le avrebbe fatte allorquando la madre un giorno le aveva “decantato” i pregi della scuola dell’infanzia che aveva frequentato da piccola; in quella occasione per la prima volta la bambina - scrive ancora il GIP – avrebbe “vuotato il sacco” con riguardo agli abusi subiti.

La piena credibilità delle dichiarazioni successivamente rese dalla bambina è stata certificata  - come è riportato nell’ordinanza del gip - dalle consulenti del p.m. nelle loro relazioni tecnico-peritali ma da ultimo avrebbe in particolare trovato un ulteriore, e inconfutabile riscontro, nel contenuto di alcuni supporti informatici sequestrati a CULOTTA  nel corso di una perquisizione:  le operazioni di estrapolazione dei files e dei documenti informatici sono tuttora in corso ma all’interno di un hard disk rinvenuto presso la sua abitazione sarebbe stata però già riscontrata la presenza di migliaia di immagini pornografiche ritraenti rapporti sessuali tra soggetti molto giovani ed altri molto anziani e rapporti sessuali con animali.

Tra queste immagini alcune decine sarebbero dal contenuto palesemente pedo-pornografico, tant’è che la Procura della Repubblica di Palermo, competente in via esclusiva per questi reati, ha ottenuto su richiesta del p.m. Ennio Petrigni una nuova ordinanza restrittiva a carico dell’operaio edile cefaludese (notificatagli in carcere) che contempla altresì il reato di detenzione di materiale pedo-pornografico.

Dall’analisi tecnica del pc che aveva nella sua disponibilità sarebbe infine già emerso che CULOTTA frequentava abitualmente un elevatissimo ed eterogeneo numero di siti web dall’inequivoco contenuto pornografico, sì che tenuto conto di quei files pedo-pornografici già rinvenuti, ben può sostenersi - scrivono gli inquirenti - che la sua personalità è connotata da una sessualità sostanzialmente deviata e pericolosamente attratta da soggetti minori di età, il che non può che rendere ancor più credibili le dichiarazioni accusatorie rese nei suoi confronti dalla piccola vittima di questa tristissima vicenda.

CULOTTA, peraltro padre di due bambini in tenera età, trovasi attualmente ristretto presso la casa circondariale di Termini Imerese.