Ruggero, la Cattedrale e la Targa Florio

Ritratto di Angelo Sciortino

14 Aprile 2014, 14:36 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Un avvenimento che ha dell'incredibile si ripeterà il prossimo 8 maggio: Ruggero II ritornerà a Cefalù! Del fatto si rallegrerà il Cristo Pantocratore della Cattedrale, scelto lo scorso anno come simbolo dell'Anno della Fede, ma ormai dimenticato, com'è dimenticata la sua Cattedrale, nonostante aspiri a diventare Patrimonio dell'Unesco.

Gli uomini della cultura e della tradizione

Già sono in corso i preparativi per la visita. Grazie alla illuminata solerzia dell'Amministrazione, è stato stilato il programma della visita del Gran Re. Per ricordare che questo è l'Anno della Terra, l'esperta in Green economy ha consigliato che l'ingresso lungo il corso sia percorso da Ruggero II non sul cavallo, che potrebbe sporcarlo con i suoi escrementi, ma su un'automobile partecipante alla Targa Florio.

Non c'è dubbio che l'avvenimento è il massimo della fantasia storico-culturale e non è strano che da esso ci si aspetti un rilancio pubblicitario della nostra Cattedrale e del nostro territorio, che sono quasi dimenticati in tutto il mondo, tant'è che da anni si cerca disperatamente interesse turistico in ogni parte del mondo, dalla Russia al Giappone, da una scuderia automobilistica alle regate veliche.

Finalmente qualcuno s'è ricordato della nostra storia e della nostra cultura, decidendo di rivolgersi proprio a Ruggero per aiuto.

Il Re non è rimasto sordo alle preghiere, anche perché Cefalù è pur sempre la Città, che egli ricorda come la preferita tra quelle del suo Regno. Ha chiesto il permesso a Colui che tutto può e si appresta a venire. Ha comunicato che sarà a Cefalù proprio l'8 di maggio e ha dato appuntamento a Santa Lucia ai governatori della Città.

Non v'è, oggi, chi non s'avvede dell'agitazione imperante. Si controllano gli acciai cor-ten sulla Rocca, gli angoli più caratteristici del paese e li si abbellisce con calce bianca, si puliscono le strade con aperture improvvisate lungo tutta la condotta idrica, si rifanno le facciate nelle piazze e nei bar: insomma, sta cambiandosi l'aspetto del Paese, non dimenticando la sua spiaggia, abbellita per l'occasione con lidi dal nome pagano o finto arabo. Si spera così di risultare graditi al Re, che degli arabi ebbe grande stima.

Aspettiamo, quindi, di vedere Ruggero fieramente ritto su un'auto da corsa e con la scritta Targa Florio ricamata sul suo petto.

Lo guarderemo poi di fronte alla Cattedrale, intervistato da centinaia di giornalisti venuti da tutto il mondo per l'occasione. Così, grazie agli scappamenti delle auto in gara, tutti conosceranno, sull'intero Pianeta, Cefalù e non avranno pace finché non potranno venirvi a trascorrere un mese di ferie.

Complimenti!