10 Aprile 2014, 17:55 - Rosalba Gallà [suoi interventi e commenti] |
“In Sicilia, ponte dell’Europa verso l’Africa, sono viventi e visibili le tracce intatte del suo lontano passato che è comune a tutti i popoli del Mediterraneo. Le analogie tra i segni e le forme riscontrabili nel patrimonio artistico mediterraneo rivelano l’esistenza della comune matrice culturale che si è intessuta sin dalla preistoria attraverso le migrazioni delle popolazioni provenienti dal Medio Oriente, la Grecia e dall’Africa.
A Gibellina, in provincia di Trapani, in quella parte della Sicilia che si protende verso il Maghreb, la Fondazione Orestiadi esplora e ricrea tali tracce e analogie nel suo Museo delle Trame Mediterranee dove le ceramiche, i gioielli, i tessuti e i costumi mostrano i legami esistenti tra le culture dei popoli del mare” (dalla Home del sito della “Fondazione Orestiadi”- Museo delle Trame Mediterranee)
In questo contesto di tradizioni millenarie, è nata una collaborazione tra il “Museo delle Trame Mediterranee” della “Fondazione Orestiadi” di Gibellina e il Liceo Artistico “Diego Bianca Amato” di Cefalù.
La Fondazione ha affidato al Liceo Artistico di Cefalù il restauro di un abito da cerimonia proveniente dalla Tunisia, risalente agli inizi del XX secolo, realizzato in velluto e decorato a ricami in filati metallici: si tratta di uno degli abiti da sposa indossati durante la lunga cerimonia nuziale della tradizione tunisina, che dura sette giorni e sette notti.
Sabato, 12 aprile, l’abito restaurato verrà consegnato alla Fondazione Orestiadi di Gibellina, alle ore 18.00, presso il Museo Civico di Castelbuono.
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