10 Aprile 2014, 12:27 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Esiste anche il fascino dell'orrido, almeno finché sono rispettati i limiti della decenza. Quando questi sono superati, allora alla fascinazione si sostituisce il vomito.
Per avere un'idea di quanto ho detto, ci si può recare in piazza Marina oppure si possono guardare le foto che seguono.
Si tenga conto che questo “eccelso” manufatto sorge nel pieno Centro Storico di Cefalù, nello stesso punto dove si vuole che sia sbarcato Ruggero II dopo il suo naufragio e a pochi metri della chiesa di San Giorgio, che rappresenta il primo esempio dell'arte normanna in Sicilia.
Si guardi poi alle grosse pietre di lumachella, che prima avevano il compito di eleganti pilastri dell'edificio e ora, invece, sono state trasformate in cornice dell'esempio della decadenza del senso estetico.
Io non so se gli enti posti a garanzia del rispetto del paesaggio e dell'arte o semplicemente a garanzia di uno sviluppo urbanistico rispettoso della tradizione hanno dato il loro consenso a tanta turpitudine culturale e artistica, ma spero che al vederlo prendano l'unica decisione accettabile: imporne l'abbattimento immediato e la sostituzione con un prospetto meno pacchiano e più rispettoso del Paese, che ha fra i suoi gioielli la Cattedrale, il Lavatoio medievale e la Rocca.
Se tutto resterà impunito, non ci resterà che giudicare la burocrazia responsabile solo e soltanto una ottusocrazia. Altrettanto responsabile il Sindaco, che non leva la sua voce in difesa di una ricchezza di quei cittadini, fra i quali si proclama il primo.
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 12818 volte
Commenti
Salvatore Culotta -
I limiti della decenza e
I limiti della decenza e della più abbrutita ignoranza vengono spostati ogni giorno più in là; cosa sia Cefalù, la sua storia, la sua natura è qualcosa che non interessa minimamente chi a Cefalù opera al di fuori di ogni sia pur minimamente qualificato controllo. E quali sarebbero, secondo te, gli "enti posti a garanzia del rispetto del paesaggio e dell'arte "
Mi chiedo ora, alle 18,30, perchè delle circa 600 persone che hanno letto questo intervento nessuna, ma proprio nessuna riesce ad esprimere e comunicare un suo parere.
Alle 19,45, superate le 900 letture, continua il beato silenzio.
Franco D'Anna -
Vergogna
E i Vigili Urbani e i Tecnici Comunali stanno a guardare, nel pieno rispetto del Regolamento Edilizio.
Giuseppe Maggiore -
"si parva licet componere magnis"
Il gusto, il rispetto scenografico di un ambiente storico sono sinonimi di un habitat culturale elevato. Da ciò che si vede si può trarre una deduzione amara: la tangibile assenza di tutto ciò.
Antonio La Scuola -
Due pesi e due misure
Premetto che sono pienamente convinto che si debbano evitare tali scempi, ma mi chiedo, come mai nessuno fino ad ora si sia mai occupato di criticare così aspramente, per esempio la nuova chiesa dello spinito (come paragonare tale ammasso di cemento alla cattedrale), oppure la facciata del comune (dalle foto storiche quella precedente era una vera facciata), oppure la corte delle stelle (forma e colore inguardabili). Decisamente sono opere che hanno intaccato fortemente il paesaggio. Per non parlare di alcune villette diciamo alquanto bizzarre nella forma sulle colline che circondano Cefalù. La sovrintendenza applica due pesi e due misure, questo è sicuro.
Saro Di Paola -
LA CHIAVE di tutto è LA SCUOLA!
E' LA SCUOLA, infatti, che permette di usare UN SOLO METRO.
Quello giusto per evitare scempi.
Quello giusto per distinguere un "turpe obbrobrio" da "un ammasso di cemento", da "una vera facciata", da "una forma e un colore inguardabili".
Quello giusto per criticare aspramente.
Salvatore Culotta -
Ma la scuola è uno strumento
Ma la scuola è uno strumento di lungo respiro, nell' immediato qual'è lo strumento giusto ? Perchè, vedi, quando finalmente avremo gli strumenti e le persone giuste al posto giusto non ci sarà più niente da salvare. Temo che la discesa di Cefalù sulla china del degrado sia ormai inarrestabile, in barba a qualsiasi comitato.
Salvatore Culotta -
Che io sappia non è più
Che io sappia non è più necessario il nulla osta della Soprintendenza per il rifacimento delle facciate.Fa piacere che ci sia qualcuno come Lei ancora in grado di esercitare il proprio senso critico. Non nascondo peraltro che sarebbe stata più interessante una critica più circostanziata e motivata.
Antonio La Scuola -
Complimenti
Quello che pensavo lo avete perfettamente confermato. Alla marina la facciata è orrida. Il resto se lo firma qualche architetto amico, "SI PUO FARE" ed è "COMPATABILE CON L'AMBIANTE CIRCOSTANTE". Io non sono in grado di fare una critica interessante o circostanziata e motivata, la lascio fare a chi ha studiato. Per me, come per tanti altri, alcuni devono rispettare le decisioni della Soprintendenza altri no. Comunque le facciate sono oggetto di nulla osta della Soprintendenza, soprattutto nel centro storico dove occorre una dettagliata relazione su tutto l'edificio interessato. (almeno per alcuni, ovviamente non per tutti).
Salvatore Culotta -
Per poter ragionare
Per poter ragionare con dati di fatto credo sia utile riportare la normativa vigente preceduta da questa breve sintesi: le opere di manutenzione ordinaria consistono esclusivamente nel ripristino dell'esistente. Qualsiasi variazione dovrà essere sottoposta al parere della Soprintendenza.
STRALCIO REGOLAMENTO EDILIZIO DI CEFALU’
Art. 6 - Attività edilizia libera (art. 6 l.r. 37/85)
Per la realizzazione degli interventi edilizi rientranti nel "regime libero" non occorre alcuna autorizzazione o concessione da parte del Comune e neppure alcuna comunicazione dell'inizio dei lavori da parte degli interessati.
Gli interventi del "regime libero" possono quindi essere eseguiti liberamente e senza alcun preventivo atto di assenso da parte dell'Amministrazione. Gli interventi edilizi rientranti in tale regime procedurale sono i seguenti:
ARTICOLO 6 L.R. 37/85
Opere non soggette a concessione, autorizzazione o comunicazione.
Non sono soggette a concessione, ad autorizzazione, a comunicazione al sindaco le seguenti opere:
Le disposizioni del presente articolo nonche' dello articolo precedente prevalgono su quelle contenute negli strumenti urbanistici e nei regolamenti edilizi vigenti.
ARTICOLO 20 L.R. 71/78
Definizione degli interventi
Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente sono così definiti:
a) interventi di manutenzione ordinaria: quelli che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
Salvo Di Giorgi -
un turpe obbrobio
Ormai ho capito che l'obbiettivo dell'ufficio tecnico di Cefalù è quello di mandare il nostro Comune, alla bancarotta al punto che l'attuale dissesto farà ridere al confronto.
Ormai non si contano più le richieste di danni milionari da parte di privati ed società, vessate malgrado giudizi a loro favore da parte dell'amministrazione giudiziaria !!!!
Di contro si acconsentono scempi che aiuteranno a distruggere l'immagine della fù..... "Urbs Placentissima". E grottesco constatare che governi nazionali tentano di sburocratizzare, snellire e velocizzare , a Cefalù si fa tutto il contrario a danno della città e dei suoi abitanti. Il colmo è il constatare che da un canto si disattendono le sentenze dei Tribunali, dall'altro si accettano come oro colato i "pareri delle soprintendenze " sempre ammesso che se ci siano sono stati.....
Enzo Rosso -
Certo, la facciata...
Certo, la facciata ha un impatto scenografico gradevole e d'effetto. Solo mio chiedo: Avendo chiesto alla Sovrintendenza nulla osta per la facciata della mia abitazione, mi sono visto sommerso da decine di divieti e prescrizioni circa il colore, il materiale, lo stile, che dovevano essere tassativamente fedeli all'originale, trattandosi di centro storico. Se la Sovrintendenza ha dato il nulla osta, vuol dire che sono state osservate tutte le prescrizioni e i divieti. Altro non credo che ci sia da dire.