13 Ottobre 2012, 11:13 - Daniele Tumminello [suoi interventi e commenti] |
L’ultima seduta del Consiglio Comunale, tenutasi giovedì 11 Ottobre, prevedeva la trattazione, in via straordinaria e urgente, dell’approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario del 2010.
Si tratta della terza delle 5 tappe che la Corte dei Conti, con l’ormai famosa delibera n. 202 del Luglio scorso, ha stabilito come obblighi da ottemperare da parte del nostro Ente.
L’assenza del parere del Collegio dei Revisori non ha consentito al Consiglio di votare per l’approvazione o la bocciatura di tale Rendiconto, ma non ha impedito al Presidente Franco di avviare la trattazione dell’argomento. Sono, infatti, stati formulati da parte dei Consiglieri alcuni quesiti di natura strettamente tecnica, ai quali la dott.ssa Vacca e il Sindaco, in qualità di assessore al Bilancio, hanno fornito risposta. La seduta, esaurita questa fase preliminare, è stata rinviata a martedì 16 Ottobre.
Fin qui la cronaca.
Certamente la presenza del parere del Collegio dei Revisori avrebbe consentito di restringere i tempi, visto che restano ancora da approvare, nel rispetto del crono programma stabilito dal Consiglio stesso, il rendiconto del 2011 (che in assenza addirittura del Bilancio per quell’anno, risulta essere una sorta di presa d’atto) e il Bilancio 2012, per il quale si dovranno rispettare gli ordinari tempi consiliari, compresi i passaggi nelle Commissioni, ma, se i Revisori hanno chiesto qualche giorno in più, ciò non potrà che dare ulteriore serenità al Consiglio tutto. Non bisogna, infatti, sottovalutare il vero e proprio tour de force a cui sono stati sottoposti nell’arco di poco tempo tutti gli uffici e gli organi competenti. Ma, soprattutto, non bisogna mai dimenticare che questi strettissimi passaggi consiliari sono la conseguenza di anni di gestione non corretta della finanza comunale, a cui adesso si sta cercando con la nuova Amministrazione di porre rimedio. Finora, infatti, il Consiglio ha riapprovato, nel caso del 2008 e del 2009, dei Rendiconti che la Corte dei Conti ha rispedito al mittente, stante la notevole presenza di crediti (residui attivi) insussistenti e di dubbia esigibilità. Ma la vera partita per scongiurare il dissesto finanziario si dovrà giocare quando entreranno in campo i debiti fuori bilancio che attualmente ammontano a circa 12.500.000 €, ma che potrebbero ulteriormente aumentare, ad esempio, con la paventata liquidazione di Ecologia e Ambiente, in seguito alla costituzione della S.R.R. a cui, è utile ricordarlo, il Consiglio Comunale si opposto nella seduta del 17 Settembre scorso.
Infine, al prof. Edoardo Croci che nella fretta di prendere l’aereo per tornarsene a Milano, ha dichiarato di dispiacersi “per Cefalù e i Cefaludesi, perché con il Sindaco Guercio camminavano verso il baratro e adesso con Lapunzina vi finiranno dentro”, vorrei rammentare che dentro quel baratro i cittadini di Cefalù ci sarebbero finiti di certo e subito se i giudici del TAR avessero accolto il suo ricorso. Il vuoto amministrativo avrebbe paralizzato la città. Questo lo sa bene chi si preoccupa ogni giorno di lavorare con serietà e impegno, nella piena consapevolezza e coscienza delle difficoltà, no di certo chi, venendo a Cefalù per godersi le vacanze, non riesce a digerire una sconfitta elettorale netta e senza appello.
Daniele Tumminello
Consigliere del P.D.
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