FIAT, ADDIO SICILIA, MEGLIO IL BRASILE
4 Marzo 2010, 18:20 - Staff [suoi interventi e commenti]
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Il salone dell’auto di Ginevra e’ ottima vetrina per mettere le mani avanti su quello che sara’ l’anno dell’auto targata Fiat. Ancora di piu’ se certe dichiarazioni sono precedute da dati molto incoraggianti sulle immatricolazioni a febbraio in Italia, primo mese senza ecoincentivi. Le vendite di nuove auto nel nostro Paese nel secondo mese dell’anno sono cresciute del 20,6% raggiungendo la cifra totale di 200.560 autovetture. Fiat e’ cresciuta ma non quanto il mercato. Per il Lingotto le vendite lo scorso mese sono cresciute del 16,8%, quindi meno del mercato, e la quota del gruppo torinese e’ scesa al 31% dal 32% di gennaio.
Un dato incoraggiante, tutto sommato, quindi non si capisce perche’ prima il presidente Montezemolo e poi l’amministratore delegato di Fiat Marchionne abbiano sostenuto dal salone dell’auto di Ginevra che il 2010 sara' un anno duro per l'auto, ma che Fiat e’ attrezzata per la traversata del deserto. Forse il pessimismo e’ eccessivo rispetto ai dati delle immatricolazioni di febbraio? Forse Presidente e A.D. preferiscono prepararsi al peggio anche se non dovesse poi andare cosi’ male quest’anno? Oppure sanno leggere i numeri meglio dei mercati che all’uscita delle immatricolazioni di febbraio hanno spinto il titolo in Borsa di quasi il 4%.
E’ certo che i dati gli sanno leggere gli analisti dell'Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, ovvero l'associazione che rappresenta le case automobilistiche estere operanti in Italia. Secondo gli esperti il risultato di febbraio e’ ingannevole e niente altro che l’ultima fiammata degli incentivi, e’ l’effetto delle immatricolazioni di vetture acquistate con gli incentivi nella parte finale dello scorso anno ma immatricolate solo oggi. Il vero mercato si vedra’ da adesso e non sara’ un bel vedere. Specialmente per il settore delle auto alimentate a metano e Gpl che soffriranno piu’ delle altre della fine degli incentivi.
In Italia sara’ un anno duro per il settore auto, ma non in Brasile dove Fiat ha appena inaugurato un nuovo stabilimento di Cnh, probabilmente il piu' avanzato che abbia Fiat, a parere del vicepresidente della Fiat John Elkan, che ha anche osservato come le previsioni sono per un grandissimo 2010, in Brasile, con all'orizzonte niente che preoccupi il gruppo. Sempre il vicepresidente ha detto di aver trovato in Brasile tanta positivita’ e di avere trovato il presidente Lula una persona molto carismatica con una forza empatica incredibile e un'incredibile popolarita'. Evidentemente per il vicepresidente Joh Elkan, la Sicilia non e’ all’altezza del Brasile, Termini Imerese non puo' competere con il nuovo stabilimento Cnh e il nostro Presidente Napolitano non ha un carisma tale da impedire che la Fiat vada a investire in Brasile. Gli operai Fiat sentitamente ringraziano il vicepresidente Elkan.
Fonte: http://miaeconomia.leonardo.it
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