UN ATTO DI VITALE IMPORTANZA PER LA CEFALU’ DEL TERZO MILLENNIO

ritratto di Saro Di Paola

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È sempre accaduto che, nel corso di una consiliatura, il Consiglio Comunale di Cefalù abbia adottato deliberazioni con voto unanime dei presenti.

Sono state, generalmente, deliberazioni di INDIRIZZO POLITICO con le quali il Consiglio ha “IMPEGNATO” il Sindaco e l’Amministrazione del tempo, in attività amministrative ritenute dal Consiglio medesimo di particolare rilevanza per il perseguimento di un interesse generale della Città di rilevanza altrettanto particolare.

Sono state, generalmente, deliberazioni Politicamente nobili per le quali il Consiglio si è compiaciuto di sé stesso e la Città si è compiaciuta del Consiglio.

Sono state, generalmente e purtroppo, deliberazioni che non hanno sortito altro effetto per la Città se non quello di restare negli annali del Consiglio.

Al riguardo, memorabile ed emblematica è la deliberazione con la quale, il 20 gennaio 1984, per merito del consigliere prof. Giovanni Cristina, il Consiglio Comunale di Cefalù, tornò ad occuparsi del porto di Presidiana, rompendo un silenzio che si era protratto per venti lunghissimi anni.

Al riguardo, memorabile ed, altrettanto, emblematica rischia di restare la deliberazione che il Consiglio Comunale di Cefalù ebbe ad adottare, il 15(?) luglio del 2003, in sede di approvazione della penultima proposta di progetto definitivo di raddoppio della tratta ferroviaria Fiumetorto-Castelbuono.

Riporto di seguito il dispositivo finale della deliberazione nel testo che il Consiglio mi chiese di stendere e che mi ritrovo nel mio p.c. :
“Il Consiglio comunale,
sentite le relazioni dei tecnici della RFI, dell’ITALFERR, nonché quella dell’ing. Crisà,
sentiti gli interventi dei consiglieri,
RIMARCANDO
quanto in passato deliberato ed auspicato dai Consigli comunali che nel tempo si sono occupati dell’argomento, relativamente all’acquisizione al patrimonio comunale, oltre che della restante tratta ricadente nel territorio di Cefalù, anche ed in particolare, di tutte le aree comprese tra il passaggio a livello della Gallizza e l’imbocco della galleria in prossimità del bivio Ferla,
I M P E G N A
L’Amministrazione comunale ad elaborare, di concerto con la RFI, il progetto esecutivo di tali ultime aree che abbia la valenza urbanistica di un Piano Particolareggiato delle stesse, ovviamente, in variante al PRG vigente.
Tale progetto, oltre a riqualificare l’assetto urbano di quelle aree, dovrà privilegiare tutte le scelte che possano servire a snellire e razionalizzare il traffico nell’intorno dell’area della attuale stazione e nella direttrice Est-Ovest, ciò in coerenza con le direttive per il Nuovo Strumento Urbanistico, già approvate dal C.C. nel 1997.
IMPEGNA ALTRESI’, l’Amministrazione all’acquisizione al patrimonio comunale dei fabbricati ricadenti nella stessa area, che non saranno necessari alla RFI per l’esercizio e la gestione della nuova fermata metropolitana.
I M P E G N A
la RFI a trasferire nel progetto esecutivo tutte le richieste avanzate dal Comune nelle varie sedi;
Il Consiglio, chiede, infine ai tecnici dell’ITALFERR di verificare, in sede di progettazione esecutiva, la fattibilità di un tunnel carrabile per soccorso e per uscita di sicurezza.
Nel corpo della delibera venga sostituito “l’elenco elaborati” precedente con quello presentato in data odierna.”

Oggi, dopo oltre sei anni da quella deliberazione, si può affermare con ASSOLUTA CERTEZZA che NON VI SIA STATO UN SOLO AMMINISTRATORE CHE,ancora,SI SIA FATTO CARICO DI UNO SOLO DI QUEGLI IMPEGNI.

MA NON SOLO!

Il CONSIGLIO COMUNALE in carica, con una leggerezza ed una irresponsabilità inqualificabili, ha LASCIATO NEL FALDONE la proposta progettuale elaborata dall’architetto prof. Marcello Panzarella che il Sindaco Vicari aveva all’uopo incaricato.

L’esame e l’approvazione di quella proposta progettuale, ovviamente dopo il giusto approfondimento e dopo gli eventuali correttivi, sono atti prodromici ed indispensabili per intavolare qualsiasi concertazione e qualsiasi trattativa con RFI.
SONO ATTO DI VITALE IMPORTANZA PER LA CEFALU’ DEL TERZO MILLENNIO!

Potrò, anche, sembrare enfatico.
Ma è così!
Saro Di Paola, 20 novembre 2009

P.S. Il dispositivo della deliberazione, o la mozione votata alla unanimità dal Consiglio, è stato steso dal sottoscritto durante, quale sintesi della volontà del Consiglio, durante una di quelle sospensioni di seduta che, ovvie ragioni giustificano e che, anche con allusioni e sottintesi inspiegabili, qualcuno non comprende.