L'ARS APPROVA LA LEGGE PER I DISOCCUPATI "OVER 50"

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Una buona notizia dall’ARS. Da mercoledì 10 febbraio, la Sicilia è la prima regione d’Italia ad essersi dotata di una legge che tuteli i cinquantenni che si sono ritrovati all’improvviso disoccupati. L’hanno chiamata legge sugli “over 50”. Ossia che si occupa di agevolare “un ritorno al lavoro produttivo e contrattualizzato a tempo indeterminato” di questa sfortunata categoria di lavoratori. Permettendo anche a loro di poter giungere sino alla pensione.
Il fenomeno dei “disoccupati over 50” è una novità sociologica, manifestatasi in tutto il mondo negli ultimi dieci anni, come diretta conseguenza della follia del “liberismo cialtrone”- autentica distorsione del capitalismo - tutto incentrato sui profitti, ma schivo di qualsiasi responsabilità sociale. Un nuovo segmento della disoccupazione degli anni 2000, diventato massiccio, statisticamente in modo particolare, con la dura crisi economica internazionale emersa nell’ultimo biennio.
La proposta di legge approvata dall’ARS è stata presentata e promossa dal deputato regionale palermitano dell’MPA Totò Lentini, vicepresidente della Commissione Lavoro. Che ha incassato, pure, un suo primato personale: la legge è stata votata all’unanimità dall’ARS con 63 voti favorevoli su 63 presenti. Fatto non usuale, specie in presenza di una leggina che risulterà utile a decine di migliaia di siciliani, al di fuori delle logiche di ogni apparato politico e di sistema. Un segnale incoraggiante dall’ARS, che di solito, legittimamente, vota soprattutto provvedimenti che corrispondono ad interessi organizzati provvisti di una loro visibilità mediatica, una certa consistenza economica, o una loro organizzazione politica, o sindacale, o di corporazione.

On. Lentini come mai Le è venuto in mente di proporre questa legge, che risulterà utile a tanta gente anonima in Sicilia, ma non le porterà i classici pacchetti di voti?

È una mia concreta reazione politica ed umana ai troppi drammi sociali legati alla disoccupazione che vedo, vivo, tocco con mano ogni giorno. La disoccupazione di per se è un disgrazia sociale nel Sud-Italia ed in Sicilia. Ma diventa un vero e proprio dramma esistenziale, che squassa vite singole e contesti familiari, quando cade addosso ad un uomo che perde all’improvviso il suo lavoro alle soglie dei 50 anni. Un terremoto sociale e psicologico, che fa franare progetti di vita, spesso trascinando con se nel baratro della disperazione figli incolpevoli ed anziani a carico. E poi si tratta di una misura già promossa dalla Commissione Europea per fronteggiare la crisi occupazionale a livello continentale, già contenuta nel Regolamento n°800 del 2008.

Come funziona questa legge ed a chi si applica?

La norma approvata stabilisce una riserva del 20% sulle nuove assunzioni, di tutte quelle aziende che usufruiranno dei nuovi aiuti alle imprese, concessi a vario titolo dalla UE a mezzo dello Stato o della Regione siciliana. Per accedervi i requisiti di base sono tre: avere già compiuto al momento dell’immissione in lavoro 50 anni ed un giorno; risultare disoccupati (ossia licenziati da precedente contratto a tempo indeterminato) da almeno 6 mesi e non oltre i dieci anni; che il disoccupato sia residente in Sicilia da almeno un anno.

Quale incentivo spingerà le aziende a rispondere ed a utilizzare questa legge?

I datori di lavoro che assumeranno coloro che hanno perso il posto di lavoro a 50 anni beneficeranno degli incentivi previsti dalla legge regionale n° 9 del 2009, approvata dall’ARS alla fine dello scorso anno, che prevede contributi alle aziende per nuove assunzioni e, di pari passo, significativi sgravi contributivi su ogni singolo nuovo dipendente.

Quindi niente costi aggiuntivi per l’Erario, niente invenzione di posti di lavoro improduttivi?

Niente di tutto ciò. Semplicemente un intervento per strappare alla solitudine ed alla disperazione individuale dei cittadini sfortunati. Aiutandoli a riqualificarsi ed a reinserirsi nel mondo del lavoro. Ma mi permetta di aggiungere, pure il tentativo di contribuire a fermare lo sperpero di “risorse di esperienza”, una emorragia che prosegue ogni giorno nel mondo del lavoro. Un fenomeno frutto della folle teoria del liberismo sull’invecchiamento della capacità lavorativa delle persone, teorizzata, addirittura, già al compimento dei 40 anni. Se la ricorda lo slogan di Romiti sulla “rottamazione dei quarantenni”. Mentre, lui, alla soglia degli 80 anni, tra un insuccesso ed un altro, pagato da lavoratori dipendenti che perdono il lavoro e da risparmiatori troppo fiduciosi,continua a deliziarci con la sua presenza. È una storia antica.
Fonte: www.siciliainformazioni.com