Lettera al Sindaco di Cefalù

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Oggetto: Richiesta di revoca e/o integrazione o modifica dell’ordinanza sindacale n.23 del 12.4.2012.

Io sottoscritta Michela Muzio, nata a Palermo il 24.3.1963 e residente in Cefalù Corso Ruggero n.191, nella qualità di titolare dell’esercizio commerciale denominato “Ricamalosubito” ubicato a Cefalù nel Corso Ruggero n.193, mi rivolgo a lei Sig. Sindaco per ottenere la revoca dell’ordinanza in oggetto o, in alternativa, una diversa regolamentazione del traffico ed una vigilanza che sia effettiva e continuativa, nel tratto di strada del Corso Ruggero compreso tra l’incrocio con via Candeloro e l’inizio della via C. O. di Bordonaro.
Accade, infatti, che a seguito dell’entrata in vigore della precitata Sua ordinanza, i conducenti dei veicoli provenienti da via Candeloro si immettono, svoltando a destra, nel Corso Ruggero nell’intento di proseguire su via C. O. di Bordonaro, inconsapevoli del fatto che detta via non è percorribile perché chiusa al traffico dalle 11:00 alle 24:00 di tutti i giorni dal 15 aprile sino al 30 settembre del corrente anno (né, per altro verso, gli utenti stradali sono messi in condizione - mediante apposita segnaletica posizionata su via Candeloro e/o con l’ausilio degli agenti di Polizia Municipale - di sapere anticipatamente che è impossibile proseguire su via Bordonaro).
A questo punto, quindi, i veicoli sarebbero costretti a svoltare a destra su via Porpora ma, per come è ovviamente a Sua conoscenza, il tratto finale di detta via è costituito da una piccola semicurva talmente stretta e angusta che riescono a transitare (peraltro con non poche difficoltà) soltanto i mezzi di modestissime dimensioni. Tutti gli altri sono, pertanto, costretti a ritornare indietro effettuando manovre di retromarcia (o addirittura procedendo contromano) per reimmettersi sulla via Candeloro rifacendo il percorso a ritroso, oppure per imboccare la via Veterani.
Ne deriva una situazione di intenso ed anomalo traffico veicolare per l’intero arco della giornata. Non crediamo sia particolarmente arduo intuire i disagi che una siffatta caotica situazione crea alla mia attività commerciale ed a quella degli altri negozianti nonchè ai numerosi pedoni (turisti e non) che a tutte le ore del giorno attraversano quel breve tratto di strada, costretti a districarsi tra veicoli di tutte le dimensioni che lo percorrono, addirittura, in entrambi i sensi di marcia.
Ma il disagio sarebbe ancora ben poca cosa se a ciò non si aggiungesse anche un evidente, costante e concreto pericolo per l’incolumità delle persone che ogni istante corrono il rischio di finire sotto le ruote di qualche veicolo.
Al riguardo le segnalo l’episodio di cui sono stata malauguratamente protagonista e che ha fatto, per così dire, traboccare il vaso spingendomi a prendere l’iniziativa di rivolgermi a Lei nel formulare la presente istanza e ad assumere con ferma determinazione la decisione di non tollerare più per il futuro un siffatto stato di cose.
In data 27 aprile 2012 dopo le ore 11:00, mentre mi trovavo fuori dal mio negozio sono stata investita da un autocarro che, dopo essere arrivato alla fine di Corso Ruggero nell’impossibilità di imboccare via Porpora per la sopraccennata inesistente via di uscita, stava procedendo in retromarcia per ritornare indietro. Ebbene, soltanto la prontezza di un dipendente di un vicino ristorante che, accortosi dell’accaduto, ha iniziato a picchiare forte sulla carrozzeria dell’autocarro per attirare l’attenzione dell’autista, ha scongiurato la tragedia, stante che io mi trovavo già per terra sotto l’autocarro che inavvertitamente continuava ad indietreggiare.
A testimonianza dell’accaduto allego alla presente istanza un cd nel quale ho trasfuso la videoregistrazione delle riprese dei frangenti in cui si è verificato l’incidente, videoregistrazione effettuata dalle telecamere a circuito chiuso collocate sul prospetto esterno dell’ingresso del mio negozio.
Ecco, quindi, che cosa è già accaduto e che rischia continuamente di ripetersi (pericolo, peraltro, già in tante altre circostanze scongiurato nei confronti di altri pedoni in queste ultime settimane soltanto per mera fortuna) qualora non venissero adottate da parte Sua, e da parte degli organi deputati alla vigilanza, tempestive ed idonee soluzioni ad un problema che, Le ripeto, non intendo più tollerare e di cui riterrò responsabile direttamente l’Amministrazione da Ella presieduta qualora quanto innanzi prospettatoLe dovesse essere foriero di situazioni analoghe a quelle sopra riferite.
Senza sottacere in ogni caso sia l’enorme disagio che si arreca ai pedoni e che inevitabilmente si ripercuote anche sulla nostra attività commerciale, sia l’inquinamento acustico e da smog che tutti noi, frequentatori abituali di quel tratto di strada del Corso Ruggero, siamo costretti a subire sulla nostra pelle ogni giorno a tutte le ore.
Condivido l’intento che ha spinto Lei, Egregio Sig. Sindaco, ad emettere l’ordinanza n.23 del 12.4.2012 e cioè testualmente quello di “… valorizzare alcune strade del Centro Storico fornendo una immagine ordinata alla nostra città” (cfr. Ordinanza). Non vorrei però che questo nobile intento fosse preso troppo alla lettera e che la valorizzazione di “… alcune strade …” fosse un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, anche a quello di mettere a repentaglio la vita delle persone e di degradare altre vie non meno vitali del centro storico.
Mi permetta sig. Sindaco ma altro che fornire una “… immagine ordinata alla nostra città..”!
Ecco perché ritengo che sia sempre auspicabile una visione d’insieme dei problemi che da sempre esistono nel centro storico di Cefalù piuttosto che procedere alla cieca, in modo frammentario, con evidente accrescimento di un’immagine disordinata e degradata della nostra Città, l’esatto opposto del manifestato intento della Sua Ordinanza.
Per quanto sopra le
C H I E D O

la revoca dell’ordinanza sindacale n.23 del 12.4.2012 o, in alternativa, la sua modifica e/o l’adozione di tutte quelle misure idonee, anche sul piano della vigilanza, ad evitare per il futuro l’incessante e anomalo traffico veicolare nel tratto di Corso Ruggero che va dall’incrocio con via Candeloro all’inizio di via C. O. di Bordonaro, fornendo così una immagine effettivamente ordinata della Città e scongiurando per il futuro il rischio per l’incolumità dei pedoni e di cui ho fornito personale testimonianza con l’episodio riportato in narrativa.
Cefalù lì, 4 maggio 2012

Si allega cd contenente la videoregistrazione del sinistro occorso a Cefalù nel Corso Ruggero in data 27.4.2012.

Michela Muzio