Soccorso alpino, in Gazzetta la legge che riconosce dopo 11 anni il ruolo del Sass

ritratto di Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

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COMUNICATO STAMPA

Soccorso alpino, in Gazzetta la legge che riconosce dopo 11 anni il ruolo del Sass
Il presidente Giorgio Bisagna: urgente l’integrazione con Sues e Protezione civile

Dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana di oggi della Finanziaria 2012 che contiene (all’articolo 11, comma 158) il riconoscimento formale del Soccorso alpino e speleologico siciliano undici anni dopo l’approvazione della normativa nazionale, il presidente Giorgio Bisagna ha scritto all’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo e al dirigente del dipartimento regionale di Protezione civile Pietro Lo Monaco.
Nelle due missive il presidente del servizio regionale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico sollecita un incontro urgente per accelerare le procedure che consentano la piena attuazione della normativa nazionale, in particolare, “l’implementazione del Cnsas nell’ambito del sistema di Urgenza ed emergenza sanitaria il quale – scrive Bisagna - come è noto non può al momento intervenire efficacemente in ambiente impervio per mancanza di personale sanitario all’uopo addestrato, per inidoneità dei vettori aerei e, soprattutto, per l’assenza di idonee convenzioni con il Cnsas, unica struttura riconosciuta, da oggi anche dal legislatore regionale, per il soccorso sanitario in ambiente impervio”.

Legge regionale n. 26 del 9 maggio 2012, art.11, comma 158
“La Regione Siciliana riconosce il Soccorso alpino e speleologico siciliano (SASS), servizio regionale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, come soggetto titolato e qualificato per gli interventi di soccorso in ambiente impervio, montano ed ipogeo, dando pieno recepimento alle leggi 21 marzo 2001, n. 74, e 27 dicembre 2002, n. 289, articolo 80 comma 39”.