La denuncia di Vittorio Sgarbi: «Diffuse notizie false e diffamatorie per farmi desistere dalla candidatura a sindaco di Cefalù»

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Ufficio Stampa Vittorio Sgarbi - Roma, mercoledì 4 aprile 2012

I «si dice» rilanciati da un’agenzia di stampa
La denuncia di Vittorio Sgarbi: «Diffuse notizie false e diffamatorie per farmi desistere dalla candidatura a sindaco di Cefalù»
«Nelle vicende di Salemi io parte lesa. Diffido chiunque dal diffondere notizie infondate e diffamatorie»

ROMA – Il critico d’arte Vittorio Sgarbi interviene sulle notizie infondate e diffamatorie, fatte appositamente circolare in queste ore, e riprese anche da un’agenzia di stampa, riguardanti una sua presunta incandidabilità a sindaco di Cefalù a causa dello scioglimento del Consiglio comunale (e non del sindaco e della giunta) di Salemi:

«La certezza della sconfitta in alcuni esponenti politici di Cefalù induce a tentare ogni strada per dissuadermi da quella che sempre di più mi pare l’unica possibilità di resistenza contro la menzogna e l’umiliazione della Sicilia.

Nessuna possibile incandidabilità, come garantisce la costituzione, e nessun rischio per le elezioni a Cefalù, per due evidenti ragioni: il provvedimento, pure assai discutibile, del ministero dell’Interno, riguarda lo scioglimento del Consiglio Comunale di Salemi e non del sindaco e della giunta, i quali peraltro, si erano già dimessi in precedenza.

Al momento del decreto di scioglimento il Comune risultava commissariato.
Il decreto non poteva in alcun modo investire il sindaco già dimesso, al quale nessuna responsabilità, in merito alle presunte pressioni mafiose, può essere attribuita. E, semmai, ne è parte lesa.

Pertanto, in attesa di presentare ricorso al Tar non appena mi sarà concesso l’accesso agli atti dello scioglimento (al momento però usciti irregolarmente dal ministero dell’Interno) diffido chiunque dal diffondere notizie infondate e diffamatorie»