A.P.S. : UNA BUONA NOTIZIA PER IL COMUNE DI CEFALU’

ritratto di Saro Di Paola

Versione stampabile

“Il Tribunale di Palermo, con decreto depositato in data 08/02/2012, ha ammesso Acque Potabili Siciliane S.p.A. alla procedura di amministrazione straordinaria, disponendo che la gestione sia affidata al commissario giudiziale avv. Antonio Casilli fino alla nomina del commissario straordinario.”
(http://www.acquepotabilisiciliane.it/uploads/File/comunicati_stampa/Comu...

È il testo del comunicato stampa cui, sul proprio sito web, A.P.S. ha fatto seguire il testo integrale del Decreto con il quale il Tribunale di Palermo, ha aperto, per il gestore del servizio idrico integrato dei comuni della provincia di Palermo,
la procedura di amministrazione straordinaria piuttosto che quella fallimentare.

Il collegio giudicante della IV Sezione Civile e Fallimentare del Tribunale di Palermo ha deciso in tal senso per avere condiviso le considerazioni svolte dal commissario giudiziale sulla
”sussistenza di concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico dell’attività imprenditoriale”

della Società A.P.S.

È, a mio giudizio, una
UNA BUONA NOTIZIA PER IL COMUNE DI CEFALU’.

Il nostro Comune, infatti, potrebbe rivalersi sul gestore del servizio idrico integrato nella ipotesi, a mio giudizio assai probabile, che esso dovesse risultare soccombente nel lodo arbitrale che ha in corso con la “Sorgenti Presidiana”.

Il lodo relativo al mancato pagamento delle fatture dell’ importo di due milioni e quattrocentomila euro circa che il gestore del potabilizzatore ha emesso al Comune per il servizio di potabilizzazione reso dal 29 aprile 2009, data sotto la quale il Comune ha formalmente consegnato ad APS le opere e gli impianti afferenti al servizio idrico integrato, al 26 gennaio 2011.

Fatture che, come è ben noto, il Comune di Cefalù ha “girato” ad APS, soltanto il giorno prima di quel 27 gennaio 2011 in cui APS ha formalmente depositato al Tribunale di Palermo quella domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo che si è tradotta nel decreto con il quale, lo scorso 8 febbraio, il Tribunale medesimo ha ammesso APS alla procedura di “amministrazione straordinaria”.

La rivalsa del Comune su APS sarebbe possibile, ovviamente, soltanto se dovesse avere buon esito la “amministrazione straordinaria” di APS da parte del Commissario straordinario che, come per Legge, sarà nominato dal Ministro dello Sviluppo Economico.

Cioè se, nel corso della procedura di amministrazione straordinaria, il Commissario non dovesse rendersi conto che la stessa non può più essere
“ utilmente perseguita” e, conseguentemente, non dovesse essere costretto a chiedere al Tribunale la conversione della procedura medesima in fallimento.

Saro Di Paola, 11 febbraio 2012