Ricordo di Consolo

ritratto di Fondazione Mandralisca

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Apprendiamo la triste notizia della scomparsa di Vincenzo Consolo e non possiamo fare a meno di dar voce al nostro cordoglio per la perdita di colui che non è stato solo uno dei maggiori scrittori ed intellettuali siciliani, ma anche una personalità di grande rilievo per la nostra città, che egli profondamente amava.
Pur nativo di S. Agata Militello, Consolo ha sempre considerato Cefalù come la sua seconda patria, anzi come la sua vera patria “intellettuale”, il luogo che per primo suscitò in lui l’urgenza e il desiderio della scrittura: il suo primo, indimenticabile romanzo, “Il sorriso dell’ignoto marinaio”, che gli valse la fama nel mondo letterario italiano, proprio a Cefalù è ambientato, nella prima metà dell’Ottocento, e trae ispirazione da un grande personaggio della storia cefaludese, il barone Enrico Pirajno di Mandralisca.
Della città che viveva allora, nei suoi ambienti più illuminati, un risveglio antiborbonico e liberale, Consolo seppe magistralmente cogliere le atmosfere, facendo contemporaneamente, di quelle vicende, il simbolo della sua aspirazione al riscatto degli “ultimi”.
E Cefalù ha ben compreso il valore di quella testimonianza, conferendogli nel 1993 la cittadinanza onoraria: motivo di più per lo scrittore di ritornare sovente in questi luoghi per incontrare i suoi concittadini, che sempre sono accorsi numerosissimi ad ascoltare le sue parole, i suoi giudizi sul nostro tempo, sempre incisivi e spesso taglienti. Non è di molto tempo fa la sua ultima visita a Cefalù, per una conferenza sulla sua produzione letteraria.
Ora Consolo non tornerà più nella nostra città, ma sappiamo con certezza che rimarrà vivo il suo ricordo insieme al rimpianto per una voce incorrotta e autorevole che, come è vero per tutti i grandi uomini, sapeva suscitare la nostra riflessione ed illuminare il nostro cammino.

Il Consiglio di Amministrazione della
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