Il Consiglio Comunale censura l’operato dell’Assessore al Bilancio

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Secondo i Consiglieri Comunali “Il Comportamento tenuto dall’Assessore al Bilancio espone il Comune di Cefalù al rischio di conseguire ulteriori seri danni alla, già grave, situazione economico – finanziaria dell’Ente”.

Nel Corso della seduta consiliare di ieri sera i Consiglieri, avvalendosi dei loro poteri ispettivi e di controllo, hanno deciso di fare luce e sanzionare politicamente l’operato dell’Assessore al Bilancio, Giovanni Cocco.
Nei confronti dell’operato di quest’ultimo è stata presentata una lunga e dettagliata mozione di censura firmata da ben undici consiglieri: Lapunzina, Franco, Terrasi, Lo Verde, Gattuso, Liberto, Genovese, Noto, Cassata, Rasa, Greco. Il documento ricostruisce meticolosamente, con riferimenti documentali, la vicenda della mancata riapprovazione dei conti consuntivi degli anni 2008 – 2009 che va avanti da oltre un anno e che ha, di fatto, paralizzato la gestione delle finanze comunali.
Era il 13/10/2010 quando la Sezione di Controllo della Corte dei Conti di Palermo dispose, con Delibera n. 148, la riapprovazione di tali documenti contabili, riscontrando numerose irregolarità ed, in particolare, la presenza di debiti fuori bilancio che, alla data del 31/03/2009, ammontavano ad euro10.799.473,64; la forte consistenza, anche a causa della cronaca carenza di cassa, di residui passivi ammontanti ad una media pro - capite pari ad euro 1.501,75 e la insussistenza e incerta esigibilità dei residui attivi al 31/12/2008 relativi alle Entrate dei titoli I e III nonché la presenza di debiti fuori bilancio che ammontano a euro 10.799.473,64.
Ad oltre un anno da tale pronunciamento, secondo i consiglieri che hanno votato il documento (gli undici firmatari più Calabrese e Barranco) “Il Consiglio non è stato messo nelle condizioni di adempiere a tali inderogabili atti, impedendo l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2011, generando gravi refluenze sulla situazione finanziaria e contabile dell’Ente” e l’Assessore Cocco, invece di predisporre tutti gli atti necessari per attuare la decisione della Magistratura Contabile avrebbe ingaggiato una vera e propria “guerra” con i Giudici di Via Notarbartolo, arrivando a definire “ondivago e strumentale” il loro atteggiamento e dicendosi “ perplesso sull’atteggiamento personale di chi ci controlla”.
Secondo il Consiglio questo atteggiamento ha aggravato le condizioni economiche del Comune, già sull’orlo del dissesto, portandoci ad una situazione, unica in Italia, per la quale non solo non è ancora stato approvato il bilancio di “previsione del 2011” ma mancano anche i consuntivi del 2008 e del 2009, indispensabili per l’approvazione del consuntivo del 2010 che, a sua volta, è atto propedeutico all’approvazione del bilancio dell’anno che sta ormai per terminare. Da qui la “ferma censura”, votata in sala delle Capriate, “sull’operato posto in essere, nella sua qualità di Assessore al Bilancio di questo Ente, dal dott. Giovanni Cocco”.