Tassa di soggiorno: rapina o risorsa? In Sicilia arriva anche a Cefalù

ritratto di Gianfranco D Anna

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Tassa di soggiorno: rapina o risorsa? In Sicilia arriva anche a Cefalù

Fonte: SiciliaInformazioni.com – Articolo di Giulio Giallombardo - 10 novembre 2011

C'era una volta la vacanza low cost. In Sicilia è già iniziata la corsa alla tassa di soggiorno. San Vito Lo Capo ha fatto da apripista la scorsa estate, […].

L'ultima arrivata pronta ad intascare l'obolo è Cefalù. La proposta della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Guercio è stata approvata dal consiglio comunale con 14 voti a favore, tra cui quelli dell'opposizione che ha fatto passare alcuni emendamenti. Così, dall'1 maggio al 31 ottobre, chi vorrà far tappa nel secondo polo turistico siciliano dovrà pagare 0,50 euro al giorno per pernottamenti in strutture a 1 o 2 stelle e un euro al giorno a persona per i pernottamenti in alberghi a 3, 4 e 5 stelle. Dal Comune assicurano che le risorse ricavate dalla nuova tassa saranno destinate al finanziamento di interventi a sostegno del turismo per il 30 per cento e il restante 70 sarà destinato alla manutenzione ed il recupero dei beni culturali.

Poco più di un mese fa è stato, invece, il Comune di Ragusa […]. Ma la tanto temuta tassa è arrivata anche sui tavoli dei sindaci di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni, Castelmola e Lipari, nel Messinese, mentre cosa fatta è a Sciacca, dove i turisti pagheranno l'imposta dal 2012.
[…]

Intanto, non si fermano le polemiche. Tante le voci contrarie all'imposta per i turisti: da Confcommercio a Confesercenti, da Federalberghi fino a Confindustria è un coro unanime di critiche. “Riteniamo che, invece della tassa di soggiorno, - propone Giovanni Felice, presidente di Confesercenti Sicilia – vada istituito, in ogni comune, un premio di soggiorno per quei turisti che scelgono il nostro territorio, le nostre città: non può essere in denaro, ma può prendere forma attraverso la qualità dei servizi offerti e, perché no, attraverso la detassazione delle iniziative a sostegno del territorio e del turismo”.

Ci chiediamo, a questo punto, se una tassa del genere sia davvero necessaria e possa essere funzionale al rilancio del turismo. Non sarebbe stato meglio tassare tutti gli immobili abusivi che deturpano il nostro territorio invece di danneggiare chi vive di una delle risorse più importanti dell'Isola? Ma, si sa, in tempo di crisi chi governa è sempre impopolare.

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