“L’ITALIA SONO ANCH’IO”: CITTADINANZA E DIRITTI CIVILI; SI MUOVE ANCHE LA SICILIA

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LA CAMPAGNA SARA' PRESENTATA DAL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI PER L'IMMIGRAZIONE DI PALERMO SABATO 24 SETTEMBRE PRESSO LA “SALA ROSSA” DELL’A.R.S.

(Comunicato stampa del 21 settembre 2011)

PALERMO – Nei mesi scorsi oltre venti rappresentanti di associazioni, enti, ordini professionali che a Palermo lavorano nel campo dell’immigrazione, hanno dato vita al Forum delle Associazioni per l’immigrazione, con lo scopo di promuovere nuove risposte alla sempre maggiore richiesta di integrazione, cooperazione e cittadinanza anche alla luce dell’emergenza riguardante i nuovi flussi migratori che sta vivendo la Sicilia. Il Forum che ha già incontrato l’Assessore regionale all’Emigrazione, i dirigenti del dipartimento, i responsabili dei tavoli tematici comunali e provinciali di Palermo, per chiedere anche un intervento legislativo regionale, organizza sabato 24 settembre 2011, alle ore 10,00, nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni a Palermo, una giornata di lavoro e di dibattito su questi temi.
Interverrà, fra gli altri, la coordinatrice nazionale del movimento “Primo Marzo”, Cécile Kyenge Kashetu, che presenterà la campagna “L’Italia sono anch’io” che ha avviato una raccolta di firme per chiedere due proposte di legge di iniziativa popolare: la prima per riformare radicalmente la legge sulla cittadinanza per introdurre il principio (ius soli) che deve essere cittadino italiano chi nasce in Italia ed abbia almeno un genitore legalmente soggiornante che ne faccia richiesta (oggi vale lo ius sanguinis: si è cittadini italiani solo se si nasce da genitori italiani); la seconda per ottenere il voto nelle consultazioni amministrative di tutti gli immigrati regolarmente residenti da oltre 5 anni in Italia. Le persone di origine straniera che vivono in Italia oggi sono circa 5 milioni – di cui circa 25000 in Sicilia – pari a circa l’8% della popolazione totale. Di questi un quinto circa sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze nati in gran parte in Italia e che secondo le norme attuali dovrebbero attendere oltre 18 anni per avere la cittadinanza. La convenzione europea sulla nazionalità del 1997 già chiedeva agli stati di facilitare l’acquisizione della cittadinanza per le persone nate sul territorio e ivi domiciliate legalmente ed abitualmente.
«Sarà l’occasione – dice Luciano Luciani, presidente dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi e animatore del Forum - per riflettere sulle politiche per l’immigrazione e l’emigrazione della Regione Siciliana. La Sicilia ha una legge che sostanzialmente riguarda “solo” i siciliani nel mondo, pensata nel 1980 e poche volte oggetto di risibile aggiornamenti. Tale legge ormai è in gran parte disattesa: la Consulta regionale dell’emigrazione e dell’“immigrazione”, alla quale prendo parte, non si riunisce da anni; il turismo sociale, gli scambi giovanili non sono stati più organizzati; sono cessate anche le grandi attività culturali. Viene realizzata soltanto la parte relativa ai finanziamenti all’estero dei progetti promossi da enti ed associazioni più svariati, gran parte dei quali non svolgono attività a favore del mondo dell’emigrazione e che sono stati oggetto di polemiche pubbliche recenti e meno recenti. Oggi la Sicilia è diventata anche terra di immigrazione e su tali questioni, quelle ordinarie e quelle più drammatiche che si ripetono sistematicamente a Lampedusa, occorre ragionare e approntare adeguati provvedimenti. È indispensabile approvare al più presto - conclude Luciani - una legge regionale quadro che riguardi le questioni connesse all’immigrazione e assicuri risorse e strutture per consentire alla Sicilia di svolgere dignitosamente il ruolo di porta d’Europa al centro del Mediterraneo».
«E’ oramai insopportabile questo stato di cose – dice Pippo Cipriani, del coordinamento nazionale dell’Istituto Italiano Fernando Santi, associazione che aderisce al Forum – Abbiamo chiesto alla regione già da tempo di determinarsi e di chiedere a sua volta al Parlamento nazionale di accelerare sulla cittadinanza e sui diritti di partecipazione alle elezioni, cosa che hanno già fatto la regione Toscana e la regione Liguria. Vogliamo inoltre che sui temi della rappresentanza e della partecipazione l’assessore all’Emigrazione, On.le Andrea Piraino, come ha già promesso, doti la Sicilia di strumenti innovativi e democratici». Sarà l’occasione – dice Pippo Cipriani, - per riflettere anche sulle politiche per l’immigrazione e l’emigrazione della Regione Siciliana».
Partecipano al Forum e hanno assicurato fra gli altri un contributo: Agata Arrostuto, della UISP Borgo Vecchio, Anna Bucca, Presidente regionale ARCI Sicilia, Stefania Campisi, in rappresentanza dell’associazione “Cittadini del Mondo”, Nadege Candeh mediatrice culturale dell’Associazione “Extra” in rappresentanza anche del mediatore culturale Reda Berradi dell’UMIP (Unione Mediatori Interculturali Professionisti), Fatima Chaif mediatrice culturale dell’associazione “Dra Al-Hikmma”, Alfonso Cinquemani, del “Centro Astalli” di Palermo, Gloria Cipolla del “CISS” (Cooperazione Internazionale Sud Sud), Don Giovanni D’Andrea, Direttore dell’Opera Santa Chiara di Palermo - in rappresentanza anche della Caritas Diocesana di Palermo diretta da Mons. Benedetto Genualdi, Zaher Darwish, responsabile del settore immigrazione della CGIL Palermo, Mariella Domina, responsabile dell’associazione “Eupsiche”, Rosario Filoramo della UISP Palermo, Giovanni Gambino in rappresentanza dell’O.N.I.P. (Osservatorio Nazionale Italiano di Psicologia) e dell’I.E.S.P. (Istituto Europeo di Studi Psicologici), Yousif.C.Jaralla, dell’associazione “ARCA”, Tindara Ignazzitto, del movimento “Primo Marzo”, Abdouldyeba Lai, mediatore culturale, Marco Luciani dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, Giorgia Mirto, del “Forum Antirazzista”, Sirus Nikkhoo, mediatore culturale ed architetto di origine iraniana, già Presidente della “Consulta degli immigrati” del Comune di Palermo, Delfina Nunes mediatrice culturale, Diletta Parisi, in rappresentanza di “No Colors s.c.s ONLUS” socio del “Consorzio Comunità Nuova” Palermo, Laura Purpura, responsabile tavolo tematico immigrazione legge 328 - Comune di Palermo, e Samira Zalteni, mediatrice culturale di origine tunisina.
Intervengono ai lavori di sabato 24 settembre, tra gli altri, Giovanni Pagano per il Centro Studi Pio La Torre di Palermo, Clelia Bartoli, Fulvio Vassallo Paleologo e Tindara Ignazzitto dell’Università degli Studi di Palermo, quest’ultimi del movimento “Primo Marzo”.

Forum della Associazioni
per l’Immigrazione di Palermo
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