In scena al molo la commedia "Tre pecore viziose" di Eduardo Scarpetta

ritratto di Nicola Pizzillo

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La rappresentazione teatrale è stata messa in scena giorno 13/09/2011, nell'ambito dei festeggiamenti in onore a SS. Maria Addolorata al Molo, dalla Compagnia teatrale "Triscele" sezione del Centro di Cultura Polis Kephaloidion di Cefalù.

Gli attori, tutti locali, hanno recitato il copione in dialetto siciliano, sebbene l'opera fosse di origine partenopea, sotto l'attenta regia di Toti Barranco che è stato anche l'autore delle belle scenografie. I costumi, fedelmente riprodotti dagli abiti in uso nell'alta borghesia dei primi del novecento, sono stati ideati da Cinzia Iacoboni. Il trucco e le acconciature sono stati invece curati dalle parrucchiere Adele e Antonella Faulisi.

Questa è la presentazione della commedia da parte della speaker della Compagnia teatrale Triscele Rosalba Pepe

L'autoritaria Beatrice, interpretata da Maria Cavoli, interroga il succube marito Fortunato, interpretato da Giuseppe Bianca

Il libertino Felice, interpretato da Francesco Contimica, narra le sue gesta amatorie al maggiordomo di casa Biagio (Rosario Barranco)

Enrico, interpretato da Vincenzo Fesi, chiede a Beatrice la mano di sua nipote Concetta, interpretata da Cetty Fazio, presente la famiglia al gran completo

Le tre signorine in cerca di marito: Mariuccia (Mariapia Garbo), Rosina (Antonella Schittino), Giulietta (Katia Di Fatta)

ricevono la visita di Fortunato, seguito a ruota da Camillo e Felice sposato con la bella Virginia, interpretata da Mariaconcetta Camilleri

Una gag esilarante tra il vecchietto Matteo, alias Massimo Portera, e Camillo (Giuseppe Saja)

Fortunato, Felice e Camillo stringono un'alleanza che poi non manterranno dinanzi all'incalzare delle domande di Beatrice

La commedia si conclude con il perdono di Beatrice ai tre uomini di casa dopo che essi per punizione sono rimasti chiusi tutta la notte sul balcone.

Particolare menzione meritano per le loro intrepretazioni Giuseppe Bianca, che rifaceva a perfezione i piagnucolii di un grande della comicità come Stanlio (Stan Laurel) ma anche rilevante è stata l'espressività mimica facciale di Giuseppe Saja alla Totò. Per la recitazione disinvolta di brani molto impegnativi si sono distinti indubbiamente Maria Cavoli e Francesco Contimica (già sacerdote Kaifa nella Passio Christi), infine per la comicità pura un encomio all'insospettabile Massimo Portera.

La commedia è risultata gradita dal numeroso pubblico accorso in questa particolare location del Molo vecchio, che come genialmente compreso da Peppuccio Tornatore quando vi ha girato il suo "Nuovo Cinema Paradiso" si presta ad essere un eccezionale teatro all'aperto.