Gangi nel club dei Borghi più belli d’Italia… come Cefalù!?!?
22 Agosto 2011, 15:04 - Gianfranco D Anna [suoi interventi e commenti]
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Voglio prendere spunto da questa notizia pubblicata su LaVoceweb il 20 agosto u.s.
“Sancito l’ingresso di Gangi nel club dei borghi più belli”
È stato Umberto Forte, direttore del club dei Borghi più belli d’Italia, a consegnare al sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello, la certificazione di qualità che sancisce l’ingresso del comune madonita tra i 202 borghi più belli d’Italia.
[…]
“Non è stato semplice – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – soddisfare tutti i criteri e i requisiti di ammissione a questo prestigioso ed esclusivo club. A nostro vantaggio sono andati gli sforzi profusi per la pulizia del centro abitato, i regolamenti comunali per la riqualificazione urbana, un’ottima programmazione delle opere pubbliche, progetti realizzati come il parcheggio sotto piazza San Paolo o da realizzare come il percorso turistico per non vedenti, la piazzola per camper, la riqualificazione di piazza Valguarnera, il rivestimento in pietra dei muri di via Nazionale ma anche le diverse manifestazioni culturali e storiche che permettono di destagionalizzare le presenze turistiche”.
[…]
“Sono 202 i borghi più belli d’Italia il 70 per cento. A Gangi – ha detto il direttore del Club Umberto Forte – ho visto cose magnifiche, ma si può migliorare per raggiungere l’eccellenza, per questo abbiamo imposto alcune prescrizioni sottoscritte e firmate col sangue dal sindaco Ferrarello. Fra due anni rifaremo la nuova ispezione”. L’ingresso nel club offre notevoli vantaggi sia in termini di promozione del territorio, di commercializzazione dell’offerta turistica sia di valorizzazioni delle produzioni tipiche. Ogni anno viene pubblicata una guida, distribuita in 85 mila copie. I dati dicono che chi fa parte del club ha un incremento turistico dal 25 al 50 per cento.
(Per l’articolo completo http://www.lavoceweb.com/articolo.php?IDArticolo=3241)
Anche Cefalù fa parte del club dei Borghi più belli d’Italia da diversi anni – a tal proposito mi piacerebbe leggere ciò che è stato scritto, a cura del Comune, nella prima parte della perizia con la quale si è chiesta l’ammissione al club ma, soprattutto, quanto, a cura dell'esperto del Comitato scientifico che effettua la perizia, è stato evidenziato nella seconda parte della stessa tra i punti di forza e di debolezza.
Sarebbero soldi pubblici spesi bene i 2.750 Euro di quota associativa annua, se questo importante riconoscimento non si riducesse ad un bollino sulla carta intestata e su locandine e manifesti.
Il Comune di Cefalù non ha nemmeno pensato “ad apporre alle principali entrate del paese il pannello normalizzato comprendente la denominazione (del borgo) e l'emblema figurativo del marchio” così come previsto dall’articolo 3 della Carta di qualità del club.
Guardate voi stessi lo spazio dedicato a Cefalù
http://www.borghitalia.it/html/borgo_it.php?codice_borgo=615&codice=elen...
Lasciamo perdere le “imprecisioni” presenti nella pagina di apertura sulla storia del nostro “borgo”
nella pagina “Galleria immagini” sono presenti solamente cinque fotografie datate e non certo tra le più belle e significative
nella pagina “News & eventi ” desolatamente si legge « Al momento non sono segnalati eventi in questo borgo. Per maggiori informazione (si fa per dire - n.d.r.) consultare il sito web: www.comune.cefalu.pa.it»
nella pagina “Ristorazione”, tra le diverse indicate, risulta una sola attività affiliata alla Borghi Card
nella pagina “Ospitalità” tra le dieci strutture presenti nessuna è affiliata alla Borghi Card
nella pagina “Acquisti” si legge «Al momento non sono segnalati Esercizi ed Attività per questo Borgo»
Ed allora a cosa serve allora tutto questo?
Continuo a chiedermi come Cefalù – non certamente perché di suo non lo meriti – continui a restare in questo club, nonostante le imposte “prescrizioni sottoscritte e firmate col sangue dal sindaco” di allora (si fa sempre per dire) e le periodiche ispezioni finalizzate a riscontrare da parte dell'amministrazione in carica la volontà, attraverso azioni concrete, di accrescerne le qualità.
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