Consorzio «Cefalù 20», 131 lavoratori a rischio: proclamato lo stato d'agitazione

ritratto di Staff

Versione stampabile

Fonte: www.corrieredelmezzogiorno.it

C'è preoccupazione per le 131 procedure di licenziamento che il consorzio di imprese «Cefalù 20» ha avviato per i lavoratori impegnati nel raddoppio del tratto di linea ferroviaria Fiumetorto-Cefalù Ogliastrillo. A denunciarlo con preoccupazione Fillea, Filca e Feneal che chiedono al prefetto di Palermo una convocazione con Reti ferroviarie italiane e il consorzio di imprese. Mercoledì dalle 9 alle 12 nella sede del cantiere fermo di Buonfornello è prevista un'assemblea con tutti i lavoratori. L'opera appaltata da Italferr attraverso Rfi, una delle principali delle provinciali di Palermo dopo il tram, riguarda 20 chilometri di linea ferrata. Per i sindacati è stato realizzato il 40-50 per cento del raddoppio, con opere edili in corso come la realizzazione di sottopassi e di una galleria sotto il Costa Verde.

Insorgono i segretari provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Mario Ridulfo, Salvatore Scelfo e Angelo Gallo che proclamano lo stato di agitazione a tempo indeterminato: «Esprimiamo preoccupazione per il rischio della mancata realizzazione di un'opera strategica per il territorio e per l'intera Sicilia e per l'aggravarsi di una situazione occupazionale già abbastanza grave che si aggiunge a una crisi pesante della realtà industriale di Termini Imerese. L'impresa», denunciano in una nota, «lamenta grandi perdite economiche e sostiene di non essere in condizione di portare a compimento a questi costi l'appalto. Intendono ridurre il personale a 45 unità e affidare parte della lavorazione in subappalto. Abbiamo chiesto un incontro per individuare soluzioni alla vertenza in atto.»