POTABILIZZAZIONE : L’EMISSIONE DI ULTERIORE FATTURA AD A.P.S. DA PARTE DEL COMUNE ED IL PEGGIORE DEI PRESAGI

ritratto di Saro Di Paola

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Nella seduta consiliare dello scorso 23 maggio, il consigliere prof. Antonio Franco ha dato lettura della nota che segue, inviata al Comune di Cefalù dalla “Sorgenti Presidiana” :

“…….Si comunica che in data 4 maggio 2011 è stato accreditato, da Acque Potabili Siciliane S.p.A., PER VOSTRO CONTO, l’importo di euro 257.690 quale liquidazione della vostra fattura del 29 aprile 2011, corrispondente alla quota parte della nostra fattura del 4 aprile 2011 di 360.849 euro, relativamente al servizio prestato dalle ore 00 del 27.01.2011 alle 24.00 del 31 marzo 2011” .

Come si legge nel resoconto della seduta (https://www.qualecefalu.it/lac/node/4663) che, ancora una volta, “L’altra Cefalù” ha consegnato alla storia amministrativa di Cefalù con scrupolo e con dovizia che non hanno precedenti negli annali ufficiali del Consiglio Comunale,
il consigliere Franco ha chiesto all’Amministrazione di
“chiarire il significato della dicitura
PER VOSTRO CONTO”

contenuta nella predetta nota.

Invero il significato della dicitura “PER VOSTRO CONTO”
emerge dalla nota medesima.
Sin troppo palese, per quello che, ALLA LETTERA, è :
“Acque potabili Siciliane S.p.A” ha accreditato direttamente alla “Sorgenti Presidiana” ,
il corrispettivo di quella fattura di potabilizzazione che,
per essere stata emessa dal Comune alla A.P.S.,
la A.P.S. avrebbe dovuto,invece, accreditare al Comune che, a sua volta, avrebbe dovuto accreditarlo alla “Sorgenti” ,
per quel servizio di potabilizzazione dalla stessa prestato PER CONTO DEL COMUNE.

Con la lettura della nota della “Sorgenti Presidiana” il consigliere Franco ha, di fatto,
informato il Consiglio e la Città che il Comune, in data 29 aprile 2011, ha emesso una ulteriore fattura alla A.P.S..
Mi sarei, perciò, aspettato una autentica LEVATA DI SCUDI contro l’Amministrazione.

Una LEVATA DI SCUDI, se non da parte dell’intero Consiglio, almeno,
da parte di quei consiglieri -Calabrese, Lapunzina, Gattuso, Mangano- che, insieme allo stesso consigliere Franco,
nella seduta del 29 marzo 2011 ( https://www.qualecefalu.it/lac/node/4185)
e nella successiva del 14 aprile 2011 (https://www.qualecefalu.it/lac/node/4352),
sono più volte intervenuti per sottoporre all’Amministrazione quello che, essi stessi avevano delineato come un ATTO DI INDIRIZZO.
Preciso e chiaro, non formale ma, SOSTANZIALE :
l’Amministrazione avrebbe dovuto
“RESPINGERE ALLA MITTENTE” “Sorgenti Presidiana” le fatture che la stessa avrebbe emesso al Comune e, nel contempo,
NON EMETTERE ULTERIORI FATTURE al gestore APS.
Neanche di tipo “transitorio” (?).

Una LEVATA DI SCUDI CORALE ED UNIVOCA.
Non la SEMPLICE RICHIESTA di chiarimenti sul significato, peraltro CHIARISSIMO,
della “dicitura”
“PER VOSTRO CONTO” .
Una richiesta, per di più ISOLATA, perché AVANZATA da parte di un SOLO CONSIGLIERE.

I chiarimenti, piuttosto, dovrebbero essere dati per spiegare la RAGIONE per la quale la A.P.S. ha ACCREDITATO L’IMPORTO DELLA FATTURA
di potabilizzazione che il Comune le ha emesso,
DIRETTAMENTE ALLA SORGENTI PRESIDIANA .

La RAGIONE per la quale la A.P.S. ha accreditato tale importo direttamente alla “Sorgenti”, bypassando, di fatto, le casse del Comune è, a mio giudizio,
SIN TROPPO OVVIA :
EVITARE IL RISCHIO DELL’AGGRESSIONE dell’importo da parte di quei creditori del Comune che potrebbero pignorare, o hanno pignorato, presso banca i crediti del Comune debitore .

Una RAGIONE perfettamente IN LINEA con la nota che il Vice Prefetto Oddo, lo scorso 31 marzo, ha inviato al Sindaco di Cefalù, dopo l’incontro con la Sorgenti Presidiana, avvenuto in Prefettura il giorno prima.
Quella nota del Vice Prefetto che,
nella seduta del 14 aprile 2011(https://www.qualecefalu.it/lac/node/4352),
è stata aspramente criticata, PESANTEMENTE CONDANNATA e tacciata, come indebita ingerenza, da parte di tutti i consiglieri che sono intervenuti nel dibattito.

Con l’accreditamento diretto alla “Sorgenti”, A.P.S. e Comune, sono andati, addirittura,
oltre quella disposizione, quel dettame o quel suggerimento che lo si voglia chiamare,
che il Vice Prefetto, nella nota, aveva così esplicitato :
“…….le somme di APS debbono essere immediatamente girate dal Comune alla Sorgenti Presidiana per evitare che la Sorgenti Presidiana incorra in procedure concorsuali che potrebbero determinare la cessazione del servizio finora reso”.

L’emissione della ulteriore fattura alla A.P.S. da parte del Comune e l’accredito del relativo importo direttamente alla “Sorgenti Presidiana, mi lasciano presagire,
senza che, con il presagio, abbia la presunzione di anticipare sentenze,
un ESITO, NEGATIVO PER IL COMUNE, del giudizio tra la “Sorgenti” ed il Comune che pende presso il Tribunale di Cefalù.
Sono, anzi, IL PEGGIORE DEI PRESAGI, in quel giudizio sulla opposizione all’atto di citazione per il pagamento dell’importo di 2.100.000,00 euro che la Sorgenti Presidiana ha presentato allo stesso Tribunale, quale corrispettivo per il servizio di potabilizzazione reso nel periodo dal 29 aprile 2009, giorno in cui il Comune ha ceduto il servizio idrico alla A.P.S., al 30/09 /2010.
Opposizione basata, giova ricordarlo, sull’assunto che,
proprio per la cessione del servizio idrico ad A.P.S,
il DEBITORE, nei confronti della “Sorgenti”, di tale importo e di quelli che verranno, sia l’A.P.S. e non il Comune medesimo.
Un assunto rispetto al quale l’emissione della ulteriore fattura e di tutte le altre già emesse dal Comune sono, invece, prova del contrario.

Il tutto con CONSEGUENZE che potrebbero risultare GRAVISSIME per le casse del Comune.
Infatti, frattanto, in data 27 gennaio 2011, come è ben noto, la A.P.S. ha chiesto al Tribunale competente di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo includendo, nel concordato medesimo, quelle fatture per il servizio di potabilizzazione che il Comune le aveva emesso il 26 gennaio.
Giusto un giorno prima di quel 27 gennaio in cui la A.P.S. ha avanzato la predetta richiesta.

Saro Di Paola, 28 maggio 2011