L’Azione Cattolica Italiana solidale

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La situazione politica incandescente della Libia e delle nazioni dell’Africa del nord, ci coinvolge, ci interpella da vicino e non può lasciarci indifferenti, poiché centinaia di profughi in cerca di condizioni di vita migliori cercano scampo approdando sulle coste delle isole appartenenti al territorio della nostra Sicilia. Anche l’Azione Cattolica della diocesi di Cefalù e le associazioni di AC delle altre 17 Diocesi che compongono la Sicilia, riunite presso l’hotel S. Lucia, il 2 e 3 aprile, in occasione del Consiglio regionale elettivo, non possono non sentirsi coinvolte di fronte a quanto sta succedendo, soprattutto dopo aver ascoltato il racconto dei rappresentanti dell’AC della Diocesi di Agrigento, a cui Lampedusa fa capo, che operano sul campo e sono coinvolti in questa emergenza e nel sostegno all’isola.
Il comunicato che segue è frutto di quanto maturato nella riflessione su tale emergenza e nel dibattito spontaneo che ne è scaturito.

COMUNICATO AZIONE CATTOLICA - REGIONE SICILIA
L’Azione Cattolica della Sicilia, riunita a Cefalù il 2-3 aprile in occasione del Consiglio Regionale elettivo, esprime la forte preoccupazione per quanto sta accadendo nel vicino Maghreb ed, in particolare, per le sofferenze che la popolazione libica sta sentendo in questo momento drammatico della sua storia.
Partecipa alla terribile tragedia di migliaia di uomini, donne e bambini che, in queste settimane, attraversando il mare, sfuggono alla morsa della guerra, della fame e del sopruso, rischiando la vita e tante volte perdendola. È solidale con la popolazione di Lampedusa che sta compiendo un grande sforzo nell’accogliere le migliaia di migranti; sostiene le sue preoccupazioni per quanto riguarda il futuro economico e sociale dell’Isola e auspica, infine, che le Istituzioni nazionali e regionali predispongano un miglior piano di accoglienza e di reale sostegno ai cittadini residenti.
L’Azione Cattolica, infine, ricorda a tutti i Siciliani che la nostra terra è sempre stata luogo di accoglienza, crocevia di culture, punto di’incontro di popoli diversi che qui si sono integrati; per tutto questo, alle pur legittime logiche politiche ed economiche, è necessario offrire un “supplemento d’anima”, che siamo certi la Comunità Ecclesiale non faranno mancare attraverso concreti gesti di solidarietà che testimonino l’amore vero.

Sonia Zito