Truffa "Energit", l'inchiesta si allarga con un altro indagato

ritratto di Polizia di Stato di Cefalù

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Come si ricorderà lo scorso autunno la squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Cefalù, dopo certosine indagini, articolatesi tra la Sardegna e la Campania, avevano denunciato un giovane partenopeo che, presentandosi a Cefalu’ quale procacciatore di contratti per conto dell’Enel, aveva carpito i dati anagrafici ad ignari utenti e presentato contratti con firme apocrife alla società elettrica Energit per guadagnare illecitamente le relative provvigioni.

Le indagini sono continuate consentendo di riscontrare un quadro di cui si sospettava già.

Il particolare che la persona non avesse agito da sola era chiaro ma è stato l’incrociarsi di due diverse attività investigative generate da altrettante denuncie che ha portato gli investigatori all'individuazione di un altro giovane, anch’egli partenopeo, G.D. di 38 anni, anch'esso denunciato in stato di libertà per i reati di truffa e falso, commessi nelle stesse circostanze di tempo e di luogo del "collega" partenopeo individuato lo scorso autunno ma in danno di clienti diversi.

Questa volta però le modalità operative della truffa sarebbero state diverse: il giovane truffatore non avrebbe infatti incontrato materialmente il “nuovo cliente” ma, carpendo fraudolentemente i suoi dati (trattandosi di attività commerciale gli sarà pure venuto semplice!), avrebbe intascato le provvigioni del relativo contratto alle spalle dell’ignaro cittadino.

Non può a questo punto che ribadirsi il monito del Dirigente del Commissariato di Cefalu’ dello scorso autunno, che metteva in guardia tutti quei cittadini che allettati con tariffe apparentemente convenienti riferiscono i loro dati personali a sconosciuti che purtroppo poi li utilizzano non certo per offrire un servizio più vantaggioso ma per trarre un vantaggio personale non dovuto.