Le dichiarazioni del Ministro Gelmini alla trasmissione 'Che tempo che fa'

ritratto di Gianfranco D Anna

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«Gli insegnanti vengono pagati poco, perché sono quantitativamente troppi rispetto al fabbisogno». Così il Ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, replica a chi sostiene che gli insegnanti italiani vengano pagati poco. Il Ministro ricorda che un insegnante di scuola superiore con 15 anni di anzianità «guadagna 20 mila euro in meno del collega tedesco. Questo non è giusto, ma se si aumenta il loro numero all'infinito sono proletarizzati». Intervenendo nella trasmissione 'Che tempo che fà il Ministro spiega che nella riforma non ci sono tagli alla scuola, «ma tagli agli sprechi. Mi sentirei in colpa se avessi tagliato sulla qualità della scuola, non ho licenziato nessuno, ma abbiamo contenuto la pianta organica e liberato risorse che hanno permesso di non bloccare gli scatti di anzianità per gli insegnanti». Inoltre, ricorda che «la spesa nella scuola è aumentata del 30% negli ultimi 10 anni. Sono quasi 200 mila i bidelli, vengono spesi 600 milioni per le imprese di pulizia, ci sono più bidelli che carabinieri per avere delle scuole sporche». Per la Gelmini la scuola «deve tornare a essere un ascensore sociale» ma per farlo «bisogna cambiare le regole». Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno «c'è un problema di distribuzione» mentre si dice favorevole al fatto che ci siano investimenti privati nelle università. «Non c'è nulla di male -sottolinea- se i privati entrano nei consigli di amministrazione delle università. Bisogna superare la contrapposizione tra pubblico e privato».
Quanto alla manifestazione in difesa della Costituzione e della scuola pubblica tenutasi sabato, per la Gelmini, pur se ''assolutamente legittima'' ,''nasce da un presupposto sbagliato: che il governo abbia attaccato la scuola pubblica". Detto questo, attacca il ministro, "molti di quelli scesi in piazza mandano i figli alla scuola paritaria. Non è una contraddizione, ma lo trovo incongruente, forse non hanno fiducia nella scuola pubblica".
La cosa più importante che la scuola ha insegnato al Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini? "L’amore per il mio paese, l’Italia", risponde a Fabio Fazio, dicendo di essere "contenta che si festeggi. Mi dispiace - ha aggiunto - che, visto che per molti mesi le scuole avevano lavorato e si era pensato a moltissime cose, rimanendo gli istituti chiusi il 17 marzo abbiamo dovuto anticiparli e qualcosa è stato annullato. Sicuramente - ha concluso - la scuola è il luogo che forma i cittadini di domani e anche l’amore per il proprio paese nasce li".

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Intervista al Ministro Gelmini dal minuto 34 e 45 secondi