Gelmini: Gli insegnanti pagati pochissimo perché sono troppi
13 Marzo 2011, 23:33 - Gianfranco D Anna [suoi interventi e commenti]
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Il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini sostiene che in Italia gli insegnanti sono troppi rispetto al bisogno. «Sono pagati pochissimo perché sono un quantitativo superiore al fabbisogno».
La Gelmini ricorda poi che chi insegna in una scuola superiore con 15 anni di anzianità in Italia prende circa 20mila euro in meno di un collega tedesco. «Dobbiamo pagarli adeguatamente, ma se cresce il numero all'infinito sono proletarizzati»
Fonte: www.adnkronos.com
Trovo queste dichiarazione semplicemente assurde.
Dovrebbe essere chiaro a tutti, figuriamoci al Ministro dell’Istruzione, che il numero degli insegnanti dipende dal numero degli alunni.
Ogni anno, infatti, i Dirigenti Scolastici, sulla base degli alunni iscritti nei propri istituti e quindi sulla base delle classi che si formano, pubblicano all'Albo della scuola la tabella organica e, di conseguenza, sulla base di essa, pubblicano la graduatoria di individuazione degli eventuali docenti di ruolo in soprannumero che entrano in mobilità.
Se in un istituto non ci sono alunni allora non ci sono classi e, quindi, non ci sono cattedre per i docenti a tempo indeterminato che, non potendo essere - almeno per ora – licenziati, saranno trasferiti laddove c’è una cattedra resasi libera.
In tutto questo “giro” di docenti soprannumerari gli insegnanti precari, come il sottoscritto, restano a guardare nella speranza di trovare una cattedra residua o uno spezzone.
Mi chiedo come può, quindi, un Ministro dell’Istruzione dichiarare che gli insegnanti sono troppi rispetto al bisogno? Per non dire nulla riguardo all’affermazione che i docenti italiano sono pagati pochissimo proprio perché sono un quantitativo superiore al fabbisogno.
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