ARS, Un ddl mette sotto scacco l'ambiente

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All’arrembaggio delle Madonie

Fonte: http://palermo.blogsicilia.it/ - Articolo di Giulio Ambrosetti

1 marzo - In attesa che il gruppo parlamentare del Pd definisca la propria posizione (la riunione inizia alle 13,00 di oggi), ci si interroga sui lavori di Sala d’Ercole che dovrebbe tornare a riunirsi nel pomeriggio (a meno di un improvviso rinvio). All’ordine del giorno ci sono quattro ddl.
Il più insidioso è quello che punta a modificare la legge regionale sui parchi naturali (n. 81 del 1981).
Questo ddl punta a promuovere improbabili “attività di interesse regionale” nei parchi naturali della Sicilia. Si tratta di un’iniziativa legislativa che, in questa fase, sembra confezionata su misura per consentire la realizzazione di manifestazioni – a cominciare dalla storica ‘Targa Florio’ – nel parco delle Madonie.
In realtà, il colpo di mano legislativo che si starebbe cercando di portare avanti rischia di snaturale non solo la funzione ecologica, sociale, economica e culturale delle Madonie, ma di tutti i parchi naturali della Sicilia.
Siccome la legge sui parchi naturali dell’Isola – la legge regionale n. 98 del 1981 – è chiarissima e non c’è nulla da interpretare autenticamente, è stata scelta la via dell’articolo unico.
Il ddl con un unico articolo che il parlamento dell’Isola, già da oggi, potrebbe iniziare ad esaminare punta ad eludere i controlli sulla compatibilità ambientale. Detto in parole semplici, oggi, per realizzare iniziative in un parco naturale è necessario acquisire il parere obbligatorio del comitato tecnico scientifico dello stesso parco. Poiché, nel passato – con riferimento al parco delle Madonie – il comitato scientifico si è pronunciato negativamente sulle iniziative che si vorrebbero realizzare proprio nel cuore di questa grande area protetta, ecco che il legislatore, in modo un po’ proditorio, punta ad aggirare l’ostacolo, provando magari ad ‘addomesticare’, o a eludere, il parere del comitato scientifico.
Al di là dell’esito che questa legge avrà in Aula (non è detto, infatti, che venga approvata), un fatto sembra certo: in caso di un “sì” di Sala d’Ercole la vicenda potrebbe finire davanti alla Corte Costituzionale. A lume di naso, una legge che si propone di aggirare l’operato di chi tutela l’ambiente non sembra in armonia con la Costituzione. Anzi.
Il problema di questa legge, come già accennato, non riguarda solo il parco delle Madonie (dove, tra le altre cose, non si capisce se si vuole organizzare solo il percorso storico della ‘Targa Florio’ o se, sotto banco, non siano già pronte altre iniziative più o meno disastrose per l’ambiente).
Un’eventuale modifica della legge regionale n. 98 del 1981, insomma, aprirebbe la strada a iniziative, ancora tutte da verificare, anche negli altri parchi, dai Nebrodi al parco dell’Etna, dal parco fluviale dell’Alcantara al parco dei monti Sicani.

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