Ad memoriam

Per quanto ancora nessuno mi abbia accusato di aver messo in giro informazioni false e tendenziose sulla "statua" (riguardo, ad esempio, alle sue dimensioni, ma non solo), è opportuno ascoltare la viva voce della Agozzino e di Salvato durante la mia prima intervista del 23 dicembre 2010 (brevi tracce, max 2 minuti), alcuni estratti della quale (vedi dimensioni) sono stati riportati - senza mai aver ricevuto richiesta di rettifica - già il 27 dicembre.

Sulle dimensioni

01 (27.23-28.21) “Allora, completa di plinto - quindi 60 cm. di plinto - dovrebbero esser 5 metri e 70/5”, “Il basamento è di lumachella ... Corsello ha detto che funziona così”!
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Sul luogo

02 (14.31-16.11) - “Con l’approvazione di Culotta ... ha firmato lui questo documento e ha detto: questa cosa va lì ... quindi non lo abbiamo scelto noi il posto ... la Sovrintendenza ha detto: va bene in questo posto”!, “Avrebbero potuta spostarla sulla piazza al posto del bar ... soltanto che, capito, il bar sì”

03 (16.46-17.39) - “A me il luogo non mi interessava, ero interessato per l’Arco, Porta Pescara, perchè se tu la guardi da là ... prima o poi lo vedrai Ruggero”, “Quindi, capito, a me non interessa questo discorso; a me può interessare il fatto legato alla iconografia dell’Opera ... se mi sono avvicinato alle persone che abitano a Cefalù e rivedono delle cose”

nota: "L'Arco" di cui si parla all'inizio è probabilmente - come riferito dall'ing. Di Paola - i "due archi" fatti fare dal prof. Culotta che partono dal muro del Collegio di Santa Maria. Proprio lì, fra i "due archi"fu il posto indicato dalla Vicari, indicazione però che non trovò l'accordo di Culotta (sempre secondo quanto riportato da Di Paola)
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Sull'interesse che hanno avuto i "politici"

04 (00.05-00.59) - “Il sacrificio reale non è stato fare l’Opera ... è stato oltrepassare tutti gli ostacoli che ci hanno messo con i chiodi”, “Il Comune è stato a guardare”, “Ancora oggi l’Assessorato è anonimo dentro questa storia”

05 (03.10-05.15) - “Io portavo le carte del Comune alla Capitaneria di Porto, per il Demanio ...”, “La Vicari ci disse: la volete fare, tenete, andatevi a cercare ... (chi ve la finanzia)”, (Che ci ha messo lei)? "Niente! ... Non le dispiaceva se la facevamo”, “Questa di Cefalù è stata allucinante”, “Convinci il comune di Cefalù a venire a Palermo a firmare il Comodato d’uso”, “E’ stata, te lo giuro, un inferno”.

06 (10.24-10.42)- (In tutta questa storia, se non fosse stato per voi ...)? “A chi poteva interessare alla Vicari, a Guercio? Ma quando mai, può interessare al Laboratorio federiciano che l’ha fatta ... noi”.
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Sulla "consistenza di un Piano" che l'ha voluta ora qui

07 (01.06-01.49) - “Ho approfittato della mostra per dire: senti ce la andiamo a prendere l’Opera”?

08 (31.40-32.00) (Questa cosa, ora, è venuta a Cefalù per iniziativa vostra, non c’è stata da parte del Comune, dell’assessore Patanella)? “No, Patanella nò, dobbiamo in certo modo ... Corsello e la dott.ssa Concetta Di Fatta sono state le uniche due persone che si sono date da fare”

09 (32.53-33.55) (e in cosa)? “hanno fatto passare qualche carta indubbiamente; la dott.ssa Di Fatta ha spinto ... Concetta è stata eccezionale”. (E Corsello)? “...

(...anche sulla "delicatezza" dell'Opera )

10 (35.10-37.08) (Possiamo dire tranquillamente che se non fosse stato per voi ...) “... questa mattina sono andato al cimitero di palazzo Belmonte-Riso - museo di arte contemporanea - a prendere questo morto, a prendere Ruggero morto ....”, “... nel senso che avevamo fatto delle cose di bronzo, che erano lucide, erano perfette, e ora dobbiamo rifare da capo perchè si è ossidato, si è ... all’acqua e alle intemperie”, “Ora si deve fare un lavoro bestiale, gratis”!

11 (02.14 - 03.00) - (Il giorno della inaugurazione, 28 febbraio) “Li ringrazieremo (i politici)... non vogliamo essere oggi polemici ... non è giusto nei confronti delle persone che abitano a Cefalù, non oggi ...”, “No forse mai ... perchè la possono strumentalizzare, capito”?, “In questo momento i politici non meritano niente ... questa cosa gli è scappata dalle mani ... siamo riusciti a riprenderla ... cestinata nella immondizia”