FIAT: Termini, Fim Cisl "mantenere e consolidare polo produttivo"

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Si e' svolta oggi a Termini Imerese una riunione sulle prospettive
dello stabilimento della Fiat e del suo indotto.
Oltre ai componenti del direttivo di fabbrica della Fim e delle strutture
Fim provinciali e regionali, erano presenti il segretario nazionale della
Fim Bruno Vitali, il segretario della Cisl regionale Maurizio Bernava e della Cisl di
Palermo Mimmo Milazzo.
"Alla luce di quanto emerso dalla riunione del 22 dicembre a
Palazzo Chigi - si legge nel documento diffuso dal sindacato dopo
la riunione -, la Fim e la Cisl giudicano grave e inaccettabile la
scelta della Fiat di procedere alla dismissione del sito
produttivo, anche per i pesanti effetti sociali e industriali in
una delle aree piu' deboli ed esposte del Paese. L'azione sindacale
dovra' percio' mettere in campo tutta la capacita' propositiva e le
azioni di lotta finalizzate al mantenimento e al consolidamento
del polo produttivo di Termini Imerese. Si e' pertanto deciso di
intraprendere, nelle prossime settimane, una serie di iniziative
che riguardano la richiesta dell'avvio urgente del tavolo di
trattativa proposto dal Governo, con la presenza della FIAT e di
tutti i soggetti istituzionali. Esso dovra' avere come obiettivo la
salvaguardia totale del polo di Termini Imerese e della sua
occupazione. Per fare cio' occorreranno progetti concreti per far
crescere e favorire la competitivita' del sito cosi' da immaginare
anche uno sviluppo futuro".
"Se fosse necessario a sostegno di cio' la
Fim e la Cisl proporranno azioni di mobilitazione dei lavoratori
del Gruppo Fiat e di sciopero generale provinciale - prosegue il
documento -. Le iniziative riguardano anche la proposta di una
riunione, da fare in tempi brevissimi, delle segreterie nazionali
di Fim, Fiom e Uilm per provare a mettere a punto una piattaforma
sindacale comune sulla questione di Termini Imerese, definendo le
opportune iniziative di sostegno; la richiesta di un incontro
preventivo con la Regione Sicilia per un primo esame delle
proposte e risorse da mettere sul tavolo negoziale con Governo,
Fiat e parti sociali; l'ipotesi di una grande assemblea pubblica
con tutti i soggetti istituzionali per discutere e dare forza alle
proposte sindacali".
(Fonte Crm)