Il Bosco di Guarneri
31 Gennaio 2011, 12:29 - Alexandre Morello [suoi interventi e commenti]
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Dopo anni di abbandono, si parla finalmente di riaffidarlo alla Forestale ma forse non molti sanno neanche dove si trova questa piccola ma preziosa Riserva Integrale
Il bosco di Guarneri si trova a circa 8 km dal centro di Cefalù ed e' l'unica parte del suo territorio a rientrare nella zona A del Parco delle Madonie.
Si caratterizza per la presenza di un rilievo roccioso chiamato Serra Guarneri, composto da quarzo-arenite, in parte ricoperta da un lichene giallo-oro, che le da un colore particolarmente suggestivo al tramonto.
Una volta terreno adibito a pascolo, come testimoniato dalle numerose "mannare" di origini ignote, oggi la riserva si estende per circa nove ettari, e' di proprieta' del Comune di Cefalu' e per anni e' stata affidata alla Forestale.
La riserva non e' che la parte sommitale di una ricca fascia di vegetazione autoctona e spontanea tipicamente mediterranea che tra l'abitato di Sant'Ambrogio ed il bivio di Castelbuono sale quasi dal livello del mare fino ai 397 metri di Serra Guarneri, in cui le specie arboree dominanti sono il sughero (da cui viene prelevata la corteccia ad intervalli di circa nove anni) in parte autoctoni ed in parte piantati, il Leccio, l'Orniello (da cui una volta i contadini locali prelevavano la manna), la Roverella, il Pino domestico, l'Olivastro, il Perastro, il Corbezzolo.
Vi è inoltre una ricca presenza di specie arbustive come il Lentisco, l'Erica, Ginestre...
La fauna e' composta da una vasta gamma di piccoli animali come istrici, volpi, martore, donnole, conigli, lepri, tanti piccoli roditori, bisce, ramarri, vipere, rospi, poianne, gheppi, falchi, ghiandaie, ecc... sono stati segnalati avvistamenti di cinghiali e capre selvatiche.
La riserva e' quasi del tutto recintata e possiede due entrate ufficiali: una ad ovest (lato chiesa) ed una ad est da dove una volta iniziava un sentiero in direzione di Sant'Ambrogio, oggi impraticabile per incuria e densita' di vegetazione.
Al limitare della riserva si trova il centro di educazione ambientale gestito dall'azienda agricola Palma Nana che organizza corsi e vacanze per bambini e famiglie in collaborazione con il WWF.
Nei pressi, immersi nel verde, si trovano le tranquille localita' di Guarneri e Saponara che ospitano tra l'altro alcune strutture ricettive ad impatto ambientale minimo.
La riserva e' teoricamente "integrale", anche se per ovvie ragioni - legate innanzi tutto alla presenza antropica -, non lo puo' essere al cento per cento.
L’ operato della Forestale, che nell'insieme e' stato positivo, e' stato piu' volte criticato, anche da membri del WWF, in particolare per la prevenzione anti-incendio che spesso non si limitava ad una semplice "cintura" di para-fuochi ma venivano effettuati dei veri e propri decespugliamenti indiscriminati che procuravano non pochi danni agli eco-sistemi.
Il pascolo anche se non vi e' permesso, purche' condotto in modo responsabile, non rappresenta una minaccia per il bosco, essendo gli alberi ormai maturi. I capi in numero sostenibile possono svolgere il ruolo che una volta svolgevano gli erbivori di grossa taglia ormai estinti, oltre a contribuire gratuitamente alla prevenzione anti-incendio.
Ma il vero problema a mio avviso e' che essendo la riserva la parte piu' alta di una molto piu' ampia area boschiva (che inizia mediamente a cento metri sul livello del mare - ed a volte ancora piu' giu'), la prevenzione dovrebbe essere effettuata a partire da molto piu' in basso, possibilmente dalla Stradale 113, da dove vengono appiccati quasi ogni anno i fuochi che per fortuna, quasi miracolosamente, non hanno causato grandi danni.
Nel mese di ottobre 1992 tutta la zona (ad eccezione della riserva, protetta dai para-fuochi, dagli uomini della Forestale e dai Canadair) venne completamente distrutta.
Per questa ragione l'associazione Driadi, cosciente che dalla salvaguardia e dalla conoscenza dell'ambiente dipende il nostro futuro, con i suoi pochi mezzi a disposizione, ha deciso di porre spontaneamente un rimedio a questo problema svolgendo opere di prevenzione anti-incendio oltre a ripristinare vie di accesso abbandonate e non piu' praticabili.
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