DONNE E TOPONOMASTICA

ritratto di Angela Di Francesca

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Quando si insediò la Commissione toponomastica (2007), scrissi una lettera per fare presente l' esigenza di dedicare strade di Cefalù a figure femminili, esigenza importantissima per l'esempio che darebbe alle nuove generazioni. L' iniziativa fu condivisa e supportata dalla sezione FIDAPA che tramite l'allora presidente Patrizia Messina la fece propria. Ma nulla successe,anzi, non arrivò nemmeno una risposta ufficiale.
In questi anni nel frattempo sono state intitolate nuove strade, ma nessuna a personaggi femminili.
Per questo continuo a segnalare alcuni nomi di donne (e tanti altri ce ne sono) che a mio parere dovrebbero figurare nella toponomastica cefaludese:
1- Pepita Misuraca, brillante animatrice culturale, che ha richiamato l'interesse di studiosi di fama nei confronti di Cefalù, della Cattedrale, delle zone archeologiche, e scrittrice di vari libri di memorie. La sua vita è narrata nel libro “Pepita” di G. Palmeri.
2- Luciana Frezza, sensibile e raffinata poetessa presente in raccolte antologiche di livello nazionale.
3 - Jole Bovio Marconi, docente universitaria, studiosa e archeologa di fama, a cui si deve la scoperta dei siti preistorici nelle due grotte della Rocca di Cefalù,la Grotta delle Colombe e la Grotta delle Giumente.
4- Elvira Guarnera, poetessa e narratrice cefaludese (1877-1955) apprezzata da noti critici quali il Cesareo, autrice di molte liriche dedicate a Cefalù.
5- Elena Nicolai,(nata in Bulgaria ma vissuta molti anni a Cefalù come racconta nella sua autobiografia-1905-1993), allieva privata del Maestro Pintorno, cantante lirica che si esibì nei più famosi teatri del mondo, cantò con Maria Callas, Mario del Monaco. Fu anche attrice, avendo recitato con Sordi nel “Boom” di V. De Sica e nel “Medico della Mutua” di L. Zampa.
Questi erano i nominativi-a cui aggiungere M.Elisa Di Fatta- che suggerivo all'attenzione della Commissione.
Con l'occasione segnalavo, e segnalo di nuovo, che non sono ancora state apposte (dopo più di 20 anni) le targhe su alcune strade intitolate a donne, e quelle che ci sono non riportano la versione intera e corretta col nome di battesimo della protagonista, facendo sì che non si possa evincere che la strada è intitolata a una donna. Un esempio per tutti: la via di Belgiojoso, dedicata alla principessa di Belgiojoso, personaggio straordinario del Risorgimento italiano, deve essere "via Cristina di Belgiojoso".
E' inutile fare l'elogio delle donne una volta l'anno per l' 8 Marzo quando quotidianamente si dimostra di non essere convinti dell'importanza delle figure femminili!