Trentacinquenne di Castelbuono in carcere per un tentato omicidio del maggio 2005

ritratto di Polizia di Stato di Cefalù

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Trentacinquenne di Castelbuono, PRESTIANNI Gioacchino, arrestato per tentato omicidio dagli agenti del Commissariato di Cefalù diretti da Manfredi Borsellino.

In virtù di un ordine di esecuzione cautelare emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Palermo dovrà espiare una pena residua di 3 anni e 6 mesi per avere tentato di assassinare un suo concittadino.

I fatti risalgono alla sera del 12 maggio del 2005 quando venne segnalata una lite a Castelbuono e sul posto fu trovato un ragazzo riverso per terra e sanguinante. Il giovane, soccorso da un ambulanza del 118 si sarebbe successivamente salvato grazie ad un tempestivo intervento presso il pronto soccorso dell’ospedale di Cefalù.

L’attività investigativa che ebbe inizio immediatamente dopo il fatto di sangue permise di individuare l’autore del tentato omicidio in Gioacchino Prestianni; quella sera si sarebbe avvicinato al coetaneo e dopo averlo ripetutamente colpito con un coltello lo avrebbe lasciato esamine e sanguinante dandosi alla fuga per le vie limitrofe con ancora in mano l’arma del delitto.

Agli inizi le ricerche dettero esito negativo ma fu nella stessa notte che il Prestianni fu rintracciato e tratto in arresto.

I tre gradi di giudizio lo hanno visto condannato definitivamente a quattro anni e sei mesi di reclusione ma tra custodia cautelare in carcere ed arresti domiciliari il tentato omicida aveva scontato soltanto un anno della pena complessivamente inflittagli.