Dopo molti anni, un Concerto in Cattedrale: Sacro e Arte di nuovo si incontrano.

ritratto di Pino Lo Presti

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Un invito a riconoscere, al di là del loro nome - o di quello che loro credono di se stessi (di essere credenti o meno, ad esempio) - coloro che percorrono uno stesso cammino; al di là stesso di ciò che dicono essere la loro mèta.

-Il M°. Veronesi arriva accompagnato dal M°. Ledda

-Grato di poter fare Musica nella “più bella Cattedrale del Mondo”.

-Un’occasione di preghiera comune - tra credenti e non credenti - uniti dalla stessa ricerca di sintonia con un principio d’ordine, una armonia più grandi.

Praticare l’Armonia è “comprendere” molteplici segni-parole in un unico disegno-discorso, in cui a ciascuno/e è data la dignità di esserne utile sostegno e significante parte.
Ricercare Armonia è avvertire la necessità di un’etica, viene da un bisogno d’Amore, di Integrazione.

Ogni passo verso una maggiore tale “comprensione” è un passo verso Dio

La pratica dell’Arte, quando è Arte, - da parte di chi la opera - e l’amore per l’Arte - da parte di chi la fruisce - convergono sulla stessa attrazione-da e necessità-di Dio.

Se Preghiera non è sciorinare sequenze di parole rituali ma il giusto agire (disciplina) secondo la volontà di Dio, allora la pratica dell’Arte - o di qualunque cosa “secondo arte” (disciplina dell’amore) - è preghiera in quanto ricerca di sintonia con ciò che è “bello” cioè con il principìo d’Ordine dell’Universo che chiamiamo Dio.

Ringrazio il Vescovo di avermi fatto sentire - e, con me, tante persone - “a casa”, da “non-credenti”; di aver fatto “sentire” che la ricerca di Dio (quando è Dio) e quella dell’Arte (quando è “Arte”) sono percorsi da uno stesso bisogno di armonia, di etica, di "comprensione", di amore.

E, che qualsiasi atto di questa unica ricerca costituisce un momento di una stessa preghiera.

-c’è chi ha molto lavorato in umiltà all’ombra delle luci

E’ quella che si è svolta il 2 sera in una Cattedrale gremita di gente, mai così - secondo me - “Casa di Dio”

- garantisco che non stavano fingendo