Il de profundis del parco delle Madonie gli esempi e le ragioni di un fallimento già precedentemente annunciato .

ritratto di allegra vincenzo

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Si chiude un anno negativo per il Parco delle Madonie senza controlli, troppi abusi sono stati consumati nel nostro territorio ... dalle discariche abusive di rifiuti speciali alla caccia insensata, con l‘autorizzazione del precedente Commissario Angelo Aliquo; è stata proprio una circolare, a sua firma, infatti, ad indurre incoscentemente il Sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, componente del comitato esecutivo dell'ente, ad emettere ordinanze che autorizzassero cosi di fatto la caccia a numerosissimi bracconieri. Lo stesso Ente parco, in numerose occasioni, ha dimostrato inerzia e incapacità a svolgere un’effettiva azione di programmazione economica e tutela dell'ambiente e della fauna selvatica , sciupando invece quelle poche risorse finanziarie per viaggi, feste locali e buffet , cose futili e poco utili per il nostro territorio e per gli operatori che ancora lo vivono , ma utile sicuramente per qualche sindaco ed amministratore per farsi propaganda e protagonismo gratuito con i soldi dell’ente .Voglio solo ricordare alcune delle questioni fondamentali per la sopravivenza del parco ed alcuni fallimenti come :
Il mancato rilancio turistico e l’abbandono di Piano Zucchi e Piano Battaglia.
Sono scomparse le aziende agro-zootecniche tradizionali e le produzioni di qualità, non sono state difese e valorizzate le razze domestiche locali, nemmeno sono stati aiutati i pochi operatori coraggiosi rimasti nel territorio del Parco.
Non si è risolta assolutamente la gravissima problematica dei cinghiali (apportando seri danni economici, sanitari e all’incolumità dei cittadini).
Non si sono riattivati e resi fruibili i vecchi sentieri; né sono stati ripuliti da rovi e filo spinato.
Non sono state salvaguardate le imprese storiche del Parco (boscaioli, carbonai,casari, piccoli artigiani, ecc.), causando un preoccupante esodo e spopolamento di intere aree rurali e l’aumento della disoccupazione giovanile.
Mancanza di una valida politica di ricerca finanziaria e progetti in difesa del territorio, dell’ambiente e dell’incentivazione del turismo, perdendo svariate opportunità.
Mancanza di una seria politica di concertazione su alcune problematiche di fondamentale importanza: vedesi incendi, risorse idriche, energia alternativa, rifiuti,imboschimenti, opere di ingegneria naturalistica e utilizzazione delle risorse boschive ecc.
Mancanza di un piano di ripopolamento, di controllo e difesa della fauna autoctona ed il fallimento dell’introduzione dell'Avvoltoio Madonita.
Restando fortemente convinto che il parco deve essere il volano di questo territorio , per cui credo ancora una volta in esso anche se come cittadino mi sento mortificato e deluso da una serie di fallimenti che hanno provato questo territorio creando tanto dissenso tra gli operatori e i residenti del parco delle Madonie
Chiedo una attenta riflessione e una seria attenzione da parte del governo regionale ed apriamo un dibattito serio fra coloro che ancora credono alla grande potenzialità che il Parco può creare nel nostro territorio , oggi, mortificato da una gestione fallimentare che ha tradito e deluso le aspettative dei cittadini residenti nei comuni del parco . Castelbuono Li 30/12/2010
-I GATTOPARDI Sicilia -
Dott. Vincenzo Allegra