“La Pietra della Memoria”

ritratto di Giovanni Biondo

Versione stampabile

Nata nel 2003 dal desiderio dell’artista Salvo Salvato di segnare con un’opera monumentale l'850° anniversario di Ruggero II, approda, finalmente, a Cefalù "la Pietra della Memoria".

La grande scultura di proprietà della Regione Sicilia, troverà sede stabile sul moletto della nostra Città e sarà ufficialmente inaugurata il 28 febbraio prossimo nella ricorrenza del 857° anniversario della morte del primo Re di Sicilia.
Si tratta di un evento eccezionale per le molteplici valenze e per i numerosi significati e risvolti culturali e turistici che potrà avere se gli operatori coglieranno l'opportunità offerta da questo progetto speciale.

Intanto , a mio avviso, si potrebbe notare che la statua giunge nella nostra Città, proveniente dal capoluogo, a parziale ed ideale risarcimento del gravissimo torto subito dai cefaludesi ad opera di Federico II che traslò furtivamente i due straordinari sarcofagi ruggeriani, “depredando” la nostra Chiesa Cattedrale a favore, appunto, di quella di Palermo.
Cosa ancora più grave è che lo “scellerato furto” sia stato avallato in tutti questi anni da coloro che si sono adoperati per continuare a negare le volontà testamentarie di Ruggero II, espresse in maniera perentoria e incontrovertibile nei privilegi concessi alla Cattedrale:

...Sarcophaga vero duo. Ad decessus mei signum perpetuum, cospicua in prephata ecclesia stabilimus fore semper mansura, in quorum altero, iuxta canonicorum psallentium chorum post diei mei obitum conditus requiescam, alterum tam ad insignem memoriam mei nominis quam ad ipsius ecclesie gloriam stabilimus...
(Rollus Rubeus 1145)

E' singolare che altrettanto tormentata sia stata la vicenda dell'opera di Salvo Salvato completata e relegata per anni ad ammuffire nel dimenticatoio; è soltanto grazie alla perseveranza dell'Autore e alla pazienza di Patrizia Agozzino se alla fine si è riusciti a tirarla fuori dalle polverose e precarie casse di Palazzo Riso, e se, con l' ottenuta disponibilità del Comune di Cefalù, si riuscirà fra qualche mese ad istallarla, segno tangibile di una riappropriazione della Città dell'anima del primo Re di Sicilia che veniva proprio incoronato la notte di Natale di 880 anni fa e che, nonostante vivesse a Palermo, aveva scelto Cefalù come sua Città prediletta.

Triste destino è quello che sembra accomunare gli oggetti di Ruggero (basterebbe citare il Manto che si trova all'estero), o le opere ad Egli ispirate che sembra non possano avere mai vita facile: nel nostro tempo, tutti noi siamo testimoni delle vicissitudini che attraversa la nostra preziosissima Chiesa Cattedrale mortificata dalle estenuanti lungaggini di un infinito restauro.

La mostra che si apre oggi, 24 dicembre, al Santa Caterina è l'occasione per presentare alla Città gli elaborati ed alcuni manufatti che testimoniano l'iter progettuale e la realizzazione della scultura; inoltre sarà possibile conoscere gli Autori che dirigeranno un laboratorio dimostrativo con gli studenti dell'Accademia di Palermo.

Dal 2 gennaio si svolgerà l'evento della messa in luogo e finalmente, il 28 febbraio 2011, in concomitanza con l'857 anniversario, tutti potremo godere l'Opera nella sua convincente bellezza.